1. |
Nicolás - Prod. Big Joe
03:52
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Non colpevolizzarti per ciò che non puoi cambiare
senz’aria nello sterno è difficile parlare
qualcuno preoccupato mi chiede “quando ritorni”?
quando avrò fatto pace con l’amarezza di questi giorni
sti soldi
l’unico argomento di sti gaggi
ormai il mondo è diviso fra chi li ha e chi deve farli vola il condor il 747 e volan gli anni
volano le certezze in sto lavoro se non cambi son volato al mio paese una mattina di dicembre con 5 valigie e addosso il male e il morso di un serpente
mia madre in rianimazione a Bogotà ustioni di terzo grado arrivo e la prognosi è riservata dove cazzo vado
in una settimana mollo tutto a Milano in silenzio scatoloni dagli amici e l’espressione di chi ha perso
cherry sulla torta nell’anno da ricordare
come quello in cui ho pensato a smettere di rappare
Non colpevolizzarti per come vanno le cose
ognuno hai suoi motivi per aprire e chiudere le proprie stanze ombrose
metto il punto col dialogo ai miei problemi sto colpo di reni è lo stesso che mi ha salvato ieri
negli anni son stato un professionista a dimenticare anestetizzando il male nato in fase pre adolescenziale
dai 0 ai 15 ho vissuto in 3 continenti 4 paesi pochi affetti e rancore fra i denti
anni di segreti e di silenzi senza forma
qualcuno se l’è portato mio nonno nella tomba
mi hai dato la vita ma non la serenità dato che ancora non stai bene col passato alla tua età
ricordo la notte in cui ho scritto “4 secondi”
ponendomi quesiti che avresti dovuto porti
sono figlio di mio padre quanto tuo mà dimmi cos’altro non avrei mai dovuto sapere di Bogotà
A 15 anni non sai niente non ti aspetti niente vivi di stronzate e non sai quanto può esser strana la gente
non c’è un tempo per la verità e non è un delitto dirla il problema è sapere che non avresti dovuto scoprirla cosa me ne faccio di un cognome e ogni menzogna
e di una storia raccontata a tratti e male da mia nonna
nata dall’amore come hai detto tu
poi diventata rancore Interpol fughe un film un rito voodoo
io sono morto 4 volte in 37 anni
e tu manco una volta c’eri quando ho dovuto rialzarmi l’affetto è un tentativo di far pace coi tuoi sbagli per questo a parte che di cazzate non riesci a parlarmi son sempre stato diverso ed è stata la mia forza reagendo anno dopo anno al dolore che ingolfa un puro sangue senza nome e senza gloria adesso riascoltati i miei dischi e con questo traccia la storia
SONO NATO ALLE 4:05 DEL 29 GIUGNO 1984 ALLA CLINICA SANTE FE DI BOGOTA, FIGLIO DI MARIA CRISTINA MONTOYA E DI CARLOS DURAN, I DETTAGLI DI QUESTA VICENDA GIURIDICA COLMA DI ODIO, SEGRETI E RANCORE SONO AFFARI MIEI. NONOSTANTE TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO DAI 15 AI 37 ANNI, IL 2020 è STATO L’ANNO PEGGIORE DELLA MIA ESISTENZA. NEL DICEMBRE DEL 2020 COME SE NON BASTASSE SONO DOVUTO TORNARE A CASA MIA CON UN BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER FARE NUOVAMENTE I CONTI COL MIO PASSATO. IL RAP è LA MIA VITA, CI HO MESSO 20 DISCHI PER ESSERE PIU’ CHIARO CON ME STESSO E PER COMINCIARE A LASCIARE ANDARE. SE NON è PER DIRE UNA COSA POSITIVA, LEVATEVI IL MIO NOME DALLA VOSTRA BOCCA PERCHè IO NON SO NIENTE DI VOI E VOI NON SAPETE NIENTE DI ME. E VA BENISSIMO COSI.
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2. |
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Cosa dirti su di me my man? Sono solo un ragazzo salvato da un kick e uno snare
Da quel blu di Miles Davis da un frame di Soul train
da un break adagiato su un loop di Coltraine ( yeah )
Non ho mai fatto gol o centrato un canestro
sono in fissa con gli stessi da sempre del resto
Non amo far molto che non sia reccare un pezzo
o impazzire un paio di giorni su un testo
Non m’interessa cos’hai fatto col prefetto scemo questo è hiphop è la mia magistralis lectio
C’è un mondo la fuori e non voglio sapere quanto hai letto
mi basta sapere se al mattino rifai il letto
Sta roba non deve piacervi sorry piace a me mi basta tanto ci sarà sempre uno stronzo a destra che sorpassa
In questo disco parlo piano a te senza urlare alla masso torno a fare il rap con quello che c’ho in tasca
(Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità
Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero
(Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità
Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero
Porto materia solida in una società liquida cloni senza Kenobi hanno un’anima in ghiaccio ignifuga
Non sono un sociologo e non faccio geopolitica ma è un dato di fatto che niente ormai qui si afferra tutto scivola e qui c’è un eroe al giorno con la data di scadenza io mi sento Michael Keaton droppando in piano sequenza ho sempre dato retta a dettagli per altri futili ma i primi resta primi e gli ultimi restano inutili
la gente paga per parlare con qualcuno non so come sono uscito da sti mesi a parlare col muro
Ho imparato dal mio inconscio senza aver letto Freud aprendo e chiudendo gli occhi con più fantasmi di Akroyd
non puoi fare il gioco se non ti giochi la vita il tuo picco underground è il tuo C.V. da “Subway” capita?
Torni col trend del rap ma sei cheap come quei Casio
io sono più classico di Ippocrate in quinta ginnasio
(Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità
Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero
(Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità
Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero
Non sono nato qua non ho fatto scuola né università da ragazzino con i tape di Rino ho fatto pratica
So cos’è sta roba e da sempre ce l’ho automatica ( shit, yo )
è semplice matematica
Seeh non ho fatto scuola né università da ragazzino con i tape di Rino ho fatto pratica
So cos’è sta roba e da sempre ce l’ho automatica ( shit, yo )
è semplice matematica
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3. |
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Tutta questa fretta dove ci ha portato
5 aprile quattro mesi che sto senza fiato
quattro mesi che rivivo sto dramma d’autore
senza premi o lieto fine senza premiazione quattro mesi che non è mai il momento opportuno
che tu hai fatto l’impossibile io inopportuno ci siamo abbuffati di rancore mi sento a digiuno accompagnando con l’orgoglio e il silenzio ogni “vaffanculo”
questa merda è come l’aids
pensi sempre “a me non capiterà mai” poi fotti coi sentimenti e ce l’hai
poi arrivano i pareri e le opinioni
con i brividi e la voglia di nuove emozioni
ora ti senti a posto e credi che hai fatto di tutto io sto ancora genoflesso alle mie colpe sembra un culto d’altronde ora possiamo dirlo che sono scappato
per veder mia madre intubata col volto sfigurato
Se stai guarendo ti prego fallo per me
Se stai soffrendo dammi lo faccio per te
Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane
A quanto pare è normale farsi del male
Se stai guarendo ti prego fallo per me
Se stai soffrendo dammi lo faccio per te
Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane
A quanto pare è normale lasciare andare
Se la tua tempesta da un pò ha esaurito la pioggia
io cho fulmini e monsoni al buio senza torcia
Sei contenta? Sto per dedicarti un disco intero
dall’altra parte del pianeta senza un cristo in cielo
Con il ricordo dei miei occhi nei tuoi dietro al duomo prima che un anno devastante mi schiacciasse al suolo
Un mese alla volta sentendomi meno uomo
l’aggravante è che sei zero qui ad essere un buono
Io vi ringrazio tutti quanti senza preferenze
perchè ho imparato dagli sguardi e più dalle sentenze
È finita retorica del “mo mi rialzo”
questo è un misto fra un suicido e le “idi di marzo”
Tu c’hai creduto io ho deluso vero vita mia?
Ricordi che mi addormentavo con tachicardia?
Non è più musica per gli altri
ma realtà di chi si sente dire ancora “è difficile amarti”
Se stai guarendo ti prego fallo per me
Se stai soffrendo dammi lo faccio per te
Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane
A quanto pare è normale farsi del male
Se stai guarendo ti prego fallo per me
Se stai soffrendo dammi lo faccio per te
Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane
A quanto pare è normale lasciare andare
Mai mai sono stato cosi sfinito
Mai mai sono stato cosi impaurito
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4. |
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De que No se puede ser consecuente con la paz y hablar de paz
mientras no se combate efectivamente a los grupos paramilitares
De que no se puede hablar de paz y ser consecuente con la paz cuando no se castiga ejemplarmente a los miembros del Estado comprometidos con la violencia contra la población civil
Questo disco è frutto di scelte come nel zero tredici (ehi ) ma no fraintendermi non ho menate o paternali o vendette alla “Terry Benedict” non sono tuo padre e non devo convincerti su quanto “crederci”
Il mezzo è veicolato attraverso un linguaggio il fine è che rimanga nel tempo perchè noi siamo di passaggio
Come te il tuo amico e il tuo rapper preferito la tua fan base e il presumibile “libero arbitrio”
Se l’arte è lo specchio di quello che accade il mondo è sommerso di plastica fra gli oceani e le strade
Sto in diretta da una metropoli di dieci milioni dove almeno sette per una bici ti fanno fuori
Lontano da psicosi “naviglio” e problemi primo mondo femminicidio e analfabetismo all’ordine del giorno
Un G8 la mese e l’dio vero per lo sbirro se non è un manganello o una lama la roccia killa tuo figlio
Qual’è il problema
Cos’è il problema
Sei tu il problema ?
O forse sono io il problema
Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio
E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio
Qual’è il problema
Cos’è il problema
Sei tu il problema ?
O forse sono io il problema
Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio
E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio
Estos cuerpos eran tirados al rio Cauca
Asesinavan a cualquier campesino
Estaban la A.U.C.
las autodefensas unidas de Colombia
Esos fueron asesinatos de los que hoy llamamos los falsos positivos
La pattumiera delle Americhe il sangue nei tricolori in piazza rivoluzioni i borghesi adorano ancora i conquistatori posti che sono da un secolo e mezzo in guerra immagina città di provincia intere sottoterra
Immagina la Jugoslavia dei 90’ tutti i giorni immagina firmare per la leva ma non sai se torni
A me sta roba ha cambiato la percezione violenza e corruzione in simbiosi con il folklore
I miei bisnonni son scappati dai campi di notte in sacchi di caffè prima della coca il bipartitismo in data nove zero tre son nato con le bombe e i carri armati in centro coi genocidi e gli omicidi di governo
Il nove aprile mio nonno faceva business in città mentre in fonda alla strada trucidavano Gaitàn e nei campi è ancora sangue come cinquant’anni fa ( si ) e Salvo Mancuso se ne fotte della Trap
Qual’è il problema
Cos’è il problema
Sei tu il problema ?
O forse sono io il problema
Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio
E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio
Qual’è il problema
Cos’è il problema
Sei tu il problema ?
O forse sono io il problema
Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio
E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio
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5. |
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Questo non è un disco per suonare
è un disco personale che parla d’amore e esorcizza il male
è resistenza rivoluzione interna
la causa effetto dalla tempia alla penna
Rassegnazione di chi non ha un piano alternativo di chi cade da un palazzo di cinquanta piani col sorriso
Niente sfumature bianco e nero come Orson Wells ho l’impressione che perderò qualche follower
Vuoi un follow up man? plugga sto musical drama “Wagner” in faccia come un acne sputo a metà strada fra foto di gruppo e il Macbeth
non sono il tipo che alla tua release si fa la parte che palle
fossi in voi mi farei schifo
rimo da quando la rockstar era Bob Rifo la mia merda sopra il basso di Bernacchi scheggia il dente a voi che sapete il prezzo di tutto e il valore di niente
Fuck that I’m above that I don’t play that
Qui nessuno scrive regole viviamo rap
Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit )
from the get-go fino a Star Trek
Fuck that I’m above that I don’t play that
Qui nessuno scrive regole viviamo rap
Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit )
from the get-go fino a Star Trek
Beats rime e vita come Ali Shaheed con Dilla
cresciuto con quella chiusura su Rod Strickland con Roc ho più radici di Bobby Dixon con Sizzla niente roba nelle canne ma ho il prodotto sulla sizza
Com’è sta storia altre cronache da babilonia Nico è carne e debolezza voi generazione Euphoria
C’ho il veleno radicato nel genoma
che forse è anche l’antidoto prendilo come assioma
Voi non tornate con il rap uscite a farvi una pisciata sgrollate e tornate a fare l’hakuna matata
Noi? All we see is blinking lights track boards and fat mics Eric Sermon che ruba da Gladys Knight ( Seeh ) questo è ancora pound for pound Foreman Champion sound
col fegato in poltiglia all’alba del decimo round
non sei Nas e il manager non è Steve Stout
you think you’re spitting game but the game spit you out
Fuck that I’m above that I don’t play that
Qui nessuno scrive regole viviamo rap
Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit )
from the get-go fino a Star Trek
Fuck that I’m above that I don’t play that
Qui nessuno scrive regole viviamo rap
Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit )
from the get-go fino a Star Trek
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6. |
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Si si si si sisi si sisi si si si si
Ehi ci risiamo di nuovo con ste valige da cima a fondo dal forno alla friggitrice ho mangiato entrambe le paste col coniglio senza alice dormivo in fondo alla classe con crocche nella narice
Vent’anni di rullanti
di “forse non fa per me che forse son meglio gli altri”
di silenzi assordanti
di soddisfazioni agrodolci mischiate ai pianti di braccia conserte e concerti senza contanti
di connessioni e per strada persi altrettanti
sono l’esempio vivente proprio di chi?
Dice alla vita “non può finire così”
penso a Pellino a quando ha scritto “arrivi e partenze” ai miei pensieri e alle loro basse frequenze
ti faccio il quadro con sta scala di tempere grigie
al quale come agli altri non metterò la cornice
Se se se se se sesese se se s sese se se se se se se se sese se se se
Se avessi fatto o avessi detto
Un giorno in più tra i banchi un giorno in meno al parcchetto
Un giorno in meno sui foglio un giorno in più con quelle che sarebbero state le ex mogli
Ehi sta finalmente finendo sto maledetto giugno ( woooh )
sette mesi di preludio ( woooh )
fino a sentire l’odore del buio poi finalmente uscimmo a rivedere un plenilunio
Nella mia testa c’è ancora sto Tiroteo
ma oggi respiro tranquillo le schivo e creo
porte socchiuse e una filza di ponti in fiamme quante scuse a volte per correre non servono gambe
Ci bastava poco
melma e merda in cameretta due lotti e partiva il pogo
prima della rima di vigo su “Nike e logo”
quando non era chi arrivava primo ma chi con due pezzi in legno appizzava il fuoco
Sono venuto su un pò storto e a fuoco lento ma ste radici adesso crepano il cemento
Siamo solo altre facce con le stesse storie
c’è solo chi è sbiadito percorrendo le traiettorie
Se se se se se sesese se se s sese se se se se se se se sese se se se
Quel tiro libero al ferro
Quel rigore sulla traversa
Dopo di me pure lei non è più la stessa
“Extra! Extra!” Ho letto tutto a riguardo
Quando ho creduto di esserci hanno spostato il traguardo
(Ehi) Fra tutto cio che ti capita
Cosa ti scivola addosso cosa ti cambia
Mi fa paura sta gente che è senza un’anima
La vita è un match che non finisce mai in parità
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7. |
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Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Quel mese di giugno è stato la cosa
Più bella della della mia vita
Come quando alle medie in gita
Slingui la prima tipa
Come il tuo primo mezzo chilo
Prime stecche sulla tanita
Non sei stata certo la prima
Ma per me sei ancora la prima
Stavo ancora in bovisa “9”
Arrivavo dal tour di “LO VE”
Con il cazzo duro e il clamore
Reduce da qualche pienone
Si può fare si può cambiare
Mi hai fatto venire la voglia
Di smettere di troieggiare
E migliorare per una donna
Ricordo l’abbraccio in Maiocchi
E bestemmiavo di gioia a fiocchi
Non ci credo sei arrivata
Manco avessi fatto i tarocchi
Tornavo da Bogotà
Volevo solo rivederti
Per dirti “è vero tutto vero davvero è vero tutto vero, davvero”
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Quel mese di giugno è stata la cosa
Più bella della mia vita
Stavo impazzendo col disco
Ma non temevo salita
Milano non è mai stata
Così fertile e profumata
Bramavo quei fine giornata
Dimmi a che scuola sei andata (vai dimmi)
Quella sera da te quella foto con Zampi brillo
Adoro quanto ami tuo padre e quel libro di don de Lillo
Siamo seduti ma mi alzo per baciarti
Nostro figlio avrà due occhi da infarti
Questa è la prima delle prossime vite in cui sono commosso e disposto a sposarti
“Dove sei?” Quando torni sarò lì
Sono un pò nervoso perchè non ho un “piano b”
Ma fa niente insieme questo è niente
Apro il vino tu accarezzami le tempie
Consapevoli entrambi di una scelta
Con la testa e la pancia alla svelta
Finestra aperta e la luna è una lanterna
Come in cielo cosi in terra
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Scrivere un pò poi stare con te ancora
Voglio stare da solo
Quel mese di giugno è stata la cosa
Più bella della mia vita e dirlo in un disco per me
Ha più valore della mia vita
E come nei racconti più brutti
Questo non darà alcuni frutti
Ora che siamo putrefatti e distrutti
Muti da un motivo su tutti
Non è stato un momento
Nè un tracollo del sentimento
Tu sai bene cosa cazzo è successo
Ero con te in quell’appartamento
E quando nell’autunno di quell’anno mi hai visto
per terra in affanno io volevo solo dirti sto male ti amo
Stammi più accanto
E ora dopo lo schifo
Sono vuoto coi buchi in testa
Vorrei solo che tu stia bene senza la mia foga maldestra
Hanno tutti un buon consiglio
Son troppo vecchio per un figlio
Ecco i detriti di un macigno
Giunti dal Bosforo al naviglio
Prima di sbatter la porta
prima di spezzare la corda
prima di questa prima volta prima che ti sentissi morta
prima che crollasse il mondo
degli avvocati e il conto in rosso
dei debiti e i “non ce la faccio”
sei stata il mio più bel miraggio
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8. |
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Per I numeri due i numeri tre
Per I numeri due i numeri tre
Per I numeri due i numeri tre
Per I numeri cinquanta
Questo è il ballo del perdente fascino fatiscente
(Ehi)
Senza utilità apparante
Cosa rappresenta un Re per un credente? Niente
Ciò che sale poi scende
Il tango del fallito il Valzer della sconfitta l’ex tipo
Prima dell’uomo della tua vita
Il bicchiere mezzo pieno di sale su una ferita
Che per qualcuno non è del tutto guarita
Questo è il ballo del perdente
Per chi a stargli vicino non guadagni niente
Per chi dal fondo di un bicchiere non vede un presente
Plasmato da un lavoro o da un ambiente
Per chi ha mollato troppo presto
Per chi si fuma una bottiglia in un cesso
Per chi “dimentica” a furia di un’altra eccesso
E non ammette a se stesso quant’è depresso
Per chi colleziona le sconfitte
Manco si spiega più perchè sente ste fitte
Per chi ha un’amore solo
E ha capito subito che nasce e muore solo
per i numeri “2” i numeri “3”
per i numeri “50” che han da dire più di me
per chi col tempo si dimentica chi è
per chi non ha bisogno di un cazzo di trono per essere un re
Questa è eleganza decadente
(Ehi)
Senza utilità apparante
Cosa rappresenta un Re per un credente? Niente.
Ciò che sale poi scende
Il tango del fallito il Valzer della sconfitta l’ex tipo
Prima dell’uomo della tua vita
Il bicchiere mezzo pieno di sale su una ferita
Che per qualcuno non è del tutto guarita
Ehi
Per chi un giorno alla volta perde forza
Perchè ogni tanto fa male un’altra batosta
Per chi nasce con un cuore d’oro
Ma poi diventa un figlio di puttana più di loro
Per chi a volte non regge le relazioni
Per quando la paura divora le tue ambizioni
Questo è il ballo dei perdenti e delle cause perse dei calci sui denti a chi ha perso le sue scommesse
Per I padri di famiglia coi rimorsi
Per le scelte delle madri in buona fede e per i torti
Per quelli a cui mancava “tanto così”
Per ogni rapper che non sarà mai un MC
per i numeri “2” i numeri “3”
per i numeri “50” che han da dire più di TE
per chi col tempo si dimentica chi è
per chi non ha bisogno di un cazzo di trono per essere un re
Ehi
A volte l’amore è solo tempismo
Perdita e dolore è “stoicismo”
“Scrivere ti libera” qui non è un sillogismo
Quindi tieniti stretto chi dice “fra ti capisco”
Tu volevi samba la vita ti da sambo
Quindi adesso balla nelle sabbie mobili o nel fango
Per ogni disertore che non riesce ad essere “Rambo”
Ce n’è uno col filo spinato in bocca che balla un tango
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9. |
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Io non parlo alla massa parlo al singolo
Perchè cambiarne uno alla volta è più importante che puntare a un titolo
Di un riconoscimento impregnato di ridicolo
È inutile sottrarmi a vocazioni che ho sin da quando ero piccolo
“It is what it is” ognuno è ciò che è
Tanto retorico quanto vero lo “statement” nel mio rap
E adesso che son uomo penso solo ad onorarlo
Fino al mio funerale “Vincent Gallo”
E’ proprio vero che per quanto le strade siano grottesche uniscono e separano persone fra loro diverse
Ma ho qualcosa che non tutti han la fortuna di provare che cercano nella carriera o “mission aziendale”
Un pò come chi si fa per sbaglio e chi perchè sta male
Ho cercato di disfarmene perchè mi ha trucidato
Ma c’è solo un amore una vita e un ruolo predestinato
It is what it is “la Gloria e il Biz”
One for the money two for the kids
It is what it is and I’mma do it like this
Non c’è niente da capire cause it is what it is
(Cuts Shocca)
One O-One for the money
Two for the kids
And it’s like that
Mi fanno male i miei pensieri dicono che penso troppo è da mesi che al mio fianco vorrei solo una 38 scrivere l’ultima strofa e chiudere con un bel “Pollock” poche cosa come questa mi hanno dato e mi hanno tolto
Di base sorella non c’è un cazzo da capire se una roba come questa non ti ha mai fatto soffrire
Ho solo un’anima una faccia e una vita scandita in rime volto pagina solo quando l’ho scritta ovvio che non si ride so che solo il risultato “paga cena” ma la vostra “passione” è più finta del sangue di Cristo a Matera
Per me è come l’acqua per il cioccolato e ciò che è destinato si rinforza col tempo anche se è ostacolato ed oggi non saprei cosa risponderti anche se sto tornando tutto intero a pezzi e questo non è “Sommersby” e mentre questo disco prende forma ripercorro lentamente il mio tracciato calcando più sull’impronta
It is what it is “la Gloria e il Biz”
One for the money two for the kids
It is what it is and I’mma do it like this
Non c’è niente da capire cause it is what it is
It is what it is “la Gloria e il Biz”
One for the money two for the kids
It is what it is and I’mma do it like this
Non c’è niente da capire cause it is what it is
(Cuts Shocca)
One for the money
Two for the kids
And it’s like that like that
One O-O-One for-fo the money
Two for the kids
And it’s like that like that
One for the money
Two for the kids
And it’s like that like that
One for for for the the the money
Two for the kids
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10. |
Incubi - Prod. Fid Mella
09:59
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Era tutto un sogno
sfogliavo AELLE nel soggiorno a tredicianni senza un cazzo di problema attorno
prima della figa le sostanze e delle delusioni
quell’anno 107 mi sblastò i neuroni
poi “Ginevra” un’altra dimensione poco più di un anno senza il valore dei soldi o rispetto a persone
in poche parole un borghese sbruffone
torno in provincia di Varese da mezzo coglione
back to reality braccia conserte zarri alla fermata con Franchino a palla sul Typhoon le penne ai piedi le silver “TN” le “Buffalo” zeppe le panette basse marchiate pressate imboscate nelle sottoselle
ci pigliavan per il culo per i baggy larghi e chi parla “schiaffi” guai a lamentarti o a ribellarti
ordinaria provincia italiana col woolrich e i grammi l’argilla nei parchi e “testa bassa” se parlano i grandi
“rap terzo mondo” fotta acerba disperatamente alla ricerca costante di un confronto
con la stessa provincia asfissiante come contorno classe media disagiata figli ingrati speed a mezzogiorno Kaos e Deda primo live della mia vita, un segno
col circolone che esplodeva fra senza ritegno
“la grande truffa” quando è uscita il pomeriggio in fissa
con Nicolò e Giovanni al “largo giardino” con vista, all’Indian,
ho conosciuto Fritz “Beppe”
mani che anni dopo si sarebbero ristrette
con Aurelie quel primo amore, giornate in Piola
primi baci, raglie, scopate me le ricordo ancora
da qualche anno gli “FK” marchiavan la zona
Mauro Ladu in lungolinea come “PORNO” a Roma e mentre io iniziavo col gratto
Sandro a Mazzafame narrava le sue connection con Zelo e Kapto
Kino e Zaio erano già leggenda
prima che Massi e gli altri prendessero in mano quella faccenda
Luca Rispo era un’icona, un monumento
quel che mi disse quel pome lo porto ancora dentro
pischelli senza futuro e a casa il pasto caldo
chi tornava dal Marocco o Olanda
pesi in pancia o in culo
io ritiravo e al supermercato “pesa il fumo” poi a far le bocce in cantina di qualcheduno già
da un giorno all’altro in casa “basta nogra” guarda a caso si divorzia io mi sono fatto rocce più che forza prime spadellate con la Cami da Leonardo in pompa
coi primi mostri che bussavano calmi alla porta
scimmia a digiuno finto vissuto confuso e contuso niente aiuto quindicianni scarsi sfigato e cocciuto
nel frattempo lo zarro menava il prof bocciava mio padre che se ne andava mai rivisto e manco mi importava mia madre e quel primo incidente in fin di vita sbattermene è stato il più grosso rimorso della mia vita
per questo 21 anni dopo quando è ri successo
non ho esitato a fiondarmi al volo all’inferno
e a 16 anni stavo messo male
quel primo viaggio a Bogotà della mia vita ha fatto sragionare vagliele a spiegare a un pischello con merda nel cervello
certe cose la vita anni dopo ha spiegato anche quello
e per me “Splinter” era un padre ma a pensarci forse è un bene se a una certa il mio destino ha mischiato le carte
stava creando un mostro ho pianto tanto quando se n’è andato cosa avresti fatto tu al mio stesso posto Valentino che studiava all’accademia in Brera qualche volta mi portava a fumare i lotti di crema
oppure ero con Sinfo col mio culo sul 306
sedili in pelle fumo nero e Techno “K” in play
mezza Italia intanto bombardava le “FN” io andavo da Agly pace a “Bionico” è stato struggente
la “TRUE PEOPLE” Busto - Galla, prima “TVM”
si preparavano a cambiare la storia per sempre
poi quel cazzo di teknival a Bassano che quasi non ritornavo ragnatele in testa e sulla mano
ha spinto troppo con tutto questo piscuano è troppo presto mi guardano tipo “ti salutiamo” già
e mentre stavo uscendo sfregiato da quello sfaso
mi ha preso in braccio questa merda con Sen e Tomaso “SO FRESH” anno zero ho preso in mano carta e penna
da Vez e Vigor primo demo coi soldi dell’erba
le ultime stagioni al treno
“Lacustre clan -Goedi e Medda - Robotflow” penso ai live di “Kaso e Maxi” e tremo
mio fratello “Palla” su a Varese aveva la corona con quel cazzo di microfono per me era Maradona
e mentre a Milano si formavano i Dogo andavo a Torino da Paolito a fare i cypha bolle sangue nuovo
nel frattempo studiavo tecniche e flows
e veri Mc’s quando sul palco rocckavano veri shows seeh
una vita da fan e da spettatore
prima che il rap mi pagasse e mi desse ragione prima che i buffoni si sentissero i migliori in campo
prima che Mughini andasse a “controcampo”
quasi ai 19 col mio primo sfratto punto a capo culo in strada dormo in una fogna manco diplomato
dopo il demo via Farini nuova linfa il confronto con Milano mi ha dato la vera spinta
gli amici fan la bella vita l’università e la figa io scarico i camion pago i conti e sto in salita
scrivevo e pensavo solo a farla finita sulla mia giugulare quella cazzo di matita
“colleghi” mi passan davanti perdo la speranza scrivo barre nastro cambio case ma non è abbastanza
lavoro duro e l’odio logora insieme all’invidia
ma piano piano senza accorgermi traccio la linea
continuo a fare dischi e corro da solo aumentan serate e su Milano riconoscono il cazzo di suono
sticco al topic e perdo le mie paure
cresce il mio nome e le skills si fan più mature già
2013 ho la bomba in mano
seeh
Nicolino sforna un “classico Italiano” indican quello diBusto Arsizio ovunque vado
e sul metallo mio fratello FAES è disumano suono dappertutto
e ogni lunedi mattina timbro il cartellino sempre più distrutto doppia vita col lavoro mi divora finché a Lucca fuori da un cliente un mattino ho sboccato giallo e viola
la “BH” Yari e Lillo dan fuoco ai pannelli mentre io divento una leggenda per questi pischelli
ma non mi fermo e detesto sti complimenti per ciò che ho passato sempre sul “chi va là / sull’attenti” coinvolgo gente continuo a suonare in giro non abbasso il tiro e non guardo mai l’erba del vicino inesperienza porta sbagli mi sento un cretino per come ho gestito dei rapporti con testa da ragazzino
spesso quando corri non ti accorgi che arrechi dei torti
non è una scusa e mi dispiace ho accusato i colpi
a qualcuno ho dato una mano senza secondi fini nonostante tutto ancora qua e voi odiate Fantini
la mia generazione perde colpi e c’ha i giorni contati non mollo chi pensi che abbia creato “C.A.R.A.T.I.” ?
ma quella è un’altra storia
avevo una visione diversa per certi aspetti comunque “vittoria”
il rap in Italia nel frattempo cambiava e non me n’è mai fregato un cazzo di cosa sta cazzo andava
ho fatto le mie scelte e ho pagato
fino al punto da passare per il cazzo di sfigato
son stato male e sono stato in qualche crew
grato a vita a Jack Bat e Kuno anche se non parliamo più
a Mista e Shocca mi hanno messo sulla mappa
sono ancora orgoglioso di esser stato in crew con Vacca
forse non sono stato sempre un esempio ma Zonta Antonio Gccio e Teo san quello che porto dentro
beati voi pezzi di merda che non vi sbagliate
io vivo bene con i segni di ste coltellate
2016: 70.000 euro senza instagram o featuring o un cazzo di ritornello
ancora adesso mi fischian le orecchie
me ne fotto fra di rime ne ho ancora parecchie
l’anno dopo ho rilanciato con più odio perché ho quello di Simone nel 96’ al Campidoglio e con Costa ho omaggiato Primo nella maniera più pura musica
senza speculare con la cultura
rimpiango qualche fratellanza finita malissimo
altre son nate / Tommi mi tatua l”AY”
nel frattempo io riprendo vecchi vizi la merce Milano donne ritorno nei precipizi
intanto il rap ha di nuovo voltato pagina
arrivano i soldi qualcuno baratta l’anima
qualcuno si adatta con scaltrezza e visione mentre il business è in mano a una nuova generazione
io faccio fatica a capire sta roba
ce ne siamo innamorati senza social ne soldi ne moda
da una zona dove l’aria non è buona
forse è per quello che ho preso e reccato T.O.M.A.
ma la fame non si frena freme scalpita altro rap Craig G Cassel “BENGALA” Attila
campo di rap sperpero soldi e pecco di arroganza sempre meno amici ma col rap non perdo la sostanza
a un certo punto non so dove perdo l’obiettivo
ma nonostante tutto suca perché ancora scrivo
mi sento stanco un pò vecchio col piede nella fossa
frustrato e un pò affrettato sbaglio qualche mossa
ho un disco pronto ma sono senza energia mi affido a gente sbagliata e il progetto perde magia
ho scritto “ho sbagliato” perché il rap mi ha spezzato il cuore
ma non ritratto l’ambiente è composto da persone
in corsa arriva il deal con sony Fede ci crede
io c’ho i nervi sotto i piedi e la mia testa cede
il giorno dell’uscita a Bogotà muore il mio vecchio non ci credo sembra un incubo vissuto ad occhio aperto 22 febbraio volo a Bogotà col primo aereo torno 2 giorni dopo sconvolto senza rimedio
“Fine primo tempo” è appena uscito e sono a pezzi
chiudono il mondo a chiave niente “euro” niente concerti mi dissanguano le tasse e strascichi di compromessi
scazzi e avvocati e pago tutto con gli interessi
mi indebito e vedo un futuro pitch black
prima volta che in vent’anni penso a smettere col rap
e a settembre prendo accordi con sony per il secondo e faccio uscire un tape bomba sorrido per un secondo fine 2020 un’altra tragedia in casa
torno in Colombia con più buchi in testa che a Gaza
mollo tutto in dieci giorni e torno nel mio continente
qui la luce si spegne definitivamente tutto quello che è successo non ha precedenti
dopo 8 mesi rivivo lucido avvenimenti
2 anni senza respirare a un passo da cedere
fino a vedere scintille dalla cenere
ho ancora palle e barre merda ardente
l’ultimo Lord of Vetra torna a Milano da indipendente
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11. |
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Non importa quanto giù stai
a qualcuno fotte zero di uno skyline
nervi e pancia detonano il boom bap questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa
A volte devi semplicemente accettare qualche rima la riscrivi qualcuno lo lasci andare qualche attimo lo rivivi qualche altro è da cancellare raccolgo odio coltivato per anni è stato il mio pane scrivo semplice coi dubbi ma il dubbio non è “se devo” magari perdo dei punti al tabellone ma non levo la maglia fino alla flebo
fino a che me la strappano dal petto e dal tetto penzola in cielo (seeh)
cos’è il talento senza soul ? quello che gira ora
sembra che il rap necessiti di Rita Ora
tipo “dovrebbe attaccare quel rito ora” sperando che lo impariate urlandolo a squarcia gola
cosa separa la crescita dal successo?
lo stesso che separa la qualità dal progresso lo sforzo che impieghi ad essere meno te stesso è medesimo al processo per riuscire a guardarti allo specchio
E’ tutto vero e domani sarà peggio
dopodomani ancora “niente in dolce” fa lo stesso
la mia parola qui dentro pesa da un pezzo e non c’è ancora uno stronzo in grado di darle un prezzo
E’ tutto vero e domani sarà peggio
dopodomani ancora “niente in dolce” fa lo stesso
la mia parola qui dentro pesa da un pezzo e non c’è ancora uno stronzo in grado di darle un prezzo
La maledizione dello scrittore gli abissi e l’introspezione la rivalsa dal dolore non c’è parto senza pancia e contrazione non c’è un quarto che io chiuda senza algebrica visione adempio a commissione
Cronaca e letteratura una di queste identifica la mia cazzo di scrittura per natura
non è che tutto ciò che non capisci è merda sveglia in sta penna ho 50 anni di faccenda un quarto di ascoltatori coi fantasmi della scena tre quarti intellettualmente appiattiti io provo pena non importa cosa ho detto l’ho detto con dignità e quel che ho fatto è facile che l’ho fatto anche nella tua città e musicalmente dal dopoguerra “prima repubblica”
generazione più irrisolta del dramma di Ustica
ma ora che il POP e poetica fanno “economia” io torno a forma e tecnica dicesi poesia.
Non importa quanto giù stai a qualcuno fotte zero di uno skyline nervi e pancia detonano il boom bap questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa
Non importa quanto giù stai / a qualcuno fotte zero di uno skyline nervi e pancia detonano il boom bap
questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa
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12. |
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..ma non venire con me
Non c’è più niente sa sapere o da vedere
non venire con me ( ehi )
Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché
Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo
Sotto un temporale senza ombrello
Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché
Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo
Sotto un temporale senza ombrello
La “fede” senza lavoro non è niente solo un’idea
una speranza travolta dalla marea oggi vi basta un’assonanza per ambire a una platea
Io sognavo col filo spinato immerso in una trincea
Respiro male uscendo da un’altra critical phase non mastichi inglese? non sono problemi miei
i write a rhyme
sometimes I won’t finish for days da Skyzoo a mighty Mos “it’s the Brooklyn way”
Sono nato un giorno dopo del mio vecchio quest’anno ne avrebbe vissuti cento lo rivedo allo specchio
Mentre sta pupilla torna ad essere quella di prima il ventre si aggroviglia sempre meno niente medicina
Non sono un tipo da “good vibes” manco se mi impegno
Più che “talento” io c’ho messo la costanza e impegno
Il terzo quarterback in panca “rap Willie Beaman”
Pronto a sboccarti in faccia rime scritte stamattina
Squarci di luce da sta tomba tutto torna
Mesi nell’ombra soffocato dell’onda
A volte basta solo una cazzo di crepa
Una fessura nel buio fa da “preghiera”
Squarci di luce da sta tomba tutto torna
Mesi nell’ombra soffocato dell’onda
A volte basta solo una cazzo di crepa
Una fessura nel buio fa da “preghiera”
Avvicinati a sentire questo flusso indiscusso non so se è “buono o sbagliato” o “cattivo o giusto”
A te la scelta il sorriso o la sfida
Di mio garantisco solo la materia prima e me ne fotto
Son sempre stato quel che “ok se deve uscire” ma allora uscirò col botto
Di screw si ricordano i tape non lo sciroppo
Navigo nell’artico non cerco scirocco
Qualcosa tipo “iron Mike / messiah type”
Per me Gheddafi è “Q.B.” rip Golden Chid
Tu non sai di cosa parli
Quindi mi chiedo cosa cazzo vuoi spiegarmi
Tiro, palleggio, passaggio senza viaggi strani
Sta barra significa “cresciuto coi fondamentali”
Su sta cassa crepo sta cassa da morto e mi accingo a tirare fuori dal cassetto sto passaporto
Non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché
Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo
Sotto un temporale senza ombrello
Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché
Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo
Sotto un temporale senza ombrello
( Ehi ) Squarci di luce da sta tomba tutto torna
Mesi nell’ombra soffocato dell’onda
A volte basta solo una cazzo di crepa
Una fessura nel buio fa da “preghiera”
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13. |
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Non dormo perchè se no torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
(Ehi) C’è qualcosa di speciale nel bruciare vivo
Ma non credo sia poetico questo delirio
Non c’è un motivo speciale se no nei archivio
Se io ho amato amo per sempre
Non è mai star un bivio
Spero ci sia lì qualcuno ad ascoltarti
Certo che trono non so quando faccio sempre tardi
E tu che vivi di risposte al volo e i “si” degli altri
Chi cazzo te lo fa fare di “Riabbssarti”
D’accordo
Quasi mi vergogno se mi espongo
Davanti alla morale di chi non sa cos’è il “torto”
Vorrei portarti fuori a cena e dirti “sono pronto”
Ma non vedo un porto e vivo ancora quel giorno di Norton
Ho il collo ancora bello avvolto da sto cappio
Quel giusto per respirare Non troppo largo
Ma abbastanza per sapere che non c’è magia
In una strofa di merda colma di nostalgia
torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
Non c’è niente di romantico nel ricordare
Non c’è niente di pragmatico se lasci andare
Questo disco c’ha il tuo odore negli ISRC
Ma non c’è traccia di me nell’S.T. di sto film
Sto per scrivere il mio “best of” del peggio
Con la tua voce nel riecheggio e più lacera più festeggio ed è questo
Il punto piu alto di sta primavera ogni promessa fatta è una statua di cera
Io sto zitto su un trono di copertoni mentre guardo il tuo fantasma tornare coi taniconi
Prendo a carico ogni lacrima, insulto e le incomprensioni mentre scendo “acceso” fino all’ultimo di sti gironi
E per sbaglio una volta mi hai detto di aver visto oltre guardandomi sapendo in fondo quanto fossi forte
Non mi resta che ballare con questo fantasma che abbracciandomi sussurra: “NON HAI FATTO ABBASTANZA”
torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
torna
Il tuo fantasma è un’anaconda
Questa stanza è la mia tomba
Sento buttare giù la porta (è in ronda)
Mentre al largo brucio vivo
Sotto la colera di odino ti scrivo
Attraversando l’atlantico brucio vivo
Piango rido amo uccido
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14. |
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Nella musica io ho scelto “la lunga lotta” quella che col tempo uccide e spezza le ginocchia
in amore ho imparato che l’amore non basta
e anche quello come sopra a volte ti ammazza
e quanti amici non ti capiranno quanti ti deludono quanti poi se ne vanno
già
siamo diventati grandi
di pari passo a volte più grossi gli sbagli
Io non mi scordo e non lo farò mai si
So che siamo un pò più vecchi ormai
Mi chiedi
Come sto ma già lo sai
Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai
Io non mi scordo e non lo farò mai si
So che siamo un pò più vecchi ormai
Mi chiedi
Come sto ma già lo sai
Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai
Guardavi in cielo e mi hai scritto perchè sai che quando anch’io ti penso supero il muro di sto soffitto
Si che palle le decisioni
io me le porto appreso nel mio inferno attraverso i gironi
Io quel 26 dicembre già avevo capito
Che per nessuna donna sarò mai un buon partito
E anche questa sera mi addormenterò da solo
Perchè so che con gli anni io non miglioro
Manco guardo la felicità degli altri
quasi me ne vergogno e quasi s’è fatto tardi
E tu hai ragione sorella stiamo invecchiando
figli di abitudini che ci stanno mangiando
Certa merda non la chiudi con un “passerà” quando ancora dopo umano e mezzo qualcosa non va
E adesso sono qui con la mia schiena a puttane
E un piatto caldo di ricordi che leva la fame
(Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai
Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai
Non chiedermi come sto perchè già lo sai
Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai
una cosa è far le cose per se stessi
Una cosa è da se stessi per gli altri
Volete tutti far carriera
Convinti di avere una marcia in più degli altri
Ma tu cos’hai fatto, fra, per questa merda a parte coltivare il tuo metro quadrato d’erba che poi hai pure fumato io a diciottanni in mezzo a una strada e (con) la terza media sai che ho fatto frate ? Ho lavorato
Più che fare il disagiato o il criminale se devi riempire il frigo non hai il tempo di pigliarti male
Sputo ancora con la fame di chi ruba per mangiare
Servono esempi e non sbruffoni da imitare
Ricordatevi le mie parole sarete dimenticati
Rimpiazzati da altri nomi facce e risultati
Io resto qui con la mia testa a puttane
L’eternità mentre sei in vita ha un duro prezzo da pagare
(Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai
Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai
Non chiedermi come sto perchè già lo sai
Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai
(Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai
Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai
Non chiedermi come sto perchè già lo sai
Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai
Nella musica io ho scelto “la lunga lotta” quella che col tempo uccide e spezza le ginocchia
in amore ho imparato che l’amore non basta
e anche quello come sopra a volte ti ammazza
e quanti amici non ti capiranno quanti ti deludono quanti poi se ne vanno
già
siamo diventati grandi
di pari passo a volte più grossi gli sbagli
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15. |
Intro - Prod. Cope
02:46
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Torno
Col passo un pò più lento e l’occhio stanco
Torno
Autoreferenziale appeso da sto cappio
Torno
E non riconosco più che mi sta accanto
Torno sgozzando il cigno un’attimo prima del canto
Torno
Fratello ingrato nipote fallito
Torno
Figlio illegittimo amato e tradito
Torno
Con mille scuse per giustificarmi
Con la mia vita sopra un foglio e ripianti aberranti
Torno
Sempre in ritardo e a volte codardo
Torno che mi rigioco tutto nel lancio di un dardo
Odiato e amato da ste donne egoista bastardo
Io sporco dentro Caino e bugiardo
Torno
Senza essermi goduto quel che ho ricevuto
Torno da becero orgoglioso anche se chiedo aiuto
Torno e faccio come se niente fosse il giorno dopo
E aggiungo una crepa su quella foto a ogni trasloco
Torno
E ancora non vi ascolto e c’ho sempre ragione
Torno
E ancora non mi fido di queste persone
Torno
Senza dimenticare con l’odio malsano
Torno a starvi sul cazzo se dico “Milano”
Torno
Senza dovervi chiedere un permesso
Io che sono quel che ho scritto dal mio demo a adesso
Torno
Dopo aver buttato gli anni migliori
Appresso sogni infranti e finte convinzioni
Io che ho fatto troppa strada per dire “mo basta” e mi rassegno a tirar dritto finché sta merda mi ammazza
Torno
Con parte della scena sulle spalle e i morsi
C’è chi non lo ammette
ma alla fine sono cazzi vostri
Torno
Con la fortuna di esser quel che sono oggi
Io che mi guardo indietro e non raccolgo i cocci
Torno
Anche se non ce la faccio più
Dopo una vita a piangermi addosso già
Come fai tu
Torno
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16. |
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La differenza la fa chi ci crede
La conoscenza sta in quanta sete hai
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
E io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
(Ehi) Non so parlare a una generazione
Sto solo cercando di uscirne intero
Tutti cercano risposte dentro una canzone
Io scrivo e metto in discussione Nico per intero
Pie sei di nobili principi
Pie ti vogliono alla ghigliottina
Rivoluzionari “Gucci”e “Maharishi”
Logo invista in diretta televisiva
Vent’anni fa senza braccioli o manuali
Mi hanno buttato in sta vasca di squali
Per anni ho pianto ogni cazzo di sera
Nutrendomi di inchiostro e rancore per cena
Dalla fabbrica dei “numero zero” dalla provincia con più fumo di “Zeno” di Svevo
dall’acqua alla gola e dubbi scomodi
al brevetto di istruttore nuotando in ste sabbie mobili
(Shorty)
La differenza la fa chi ci crede
La conoscenza sta in quanta sete hai
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
Fatte dovute vasche all’ombra di un chiaro luna prima prova triathlon al triangolo delle bermuda
Senza una faccia che ti rassicura
Non senti più le gambe abbracci la paura
È li che ho eretto la schiena
Chi ci è stato non millanta una “vita vera”
Cerca solo di uscirne in silenzio
Come priorità bollette non la felpa Kenzo
Questa è per chi è nel giusto
Per chi sorride a denti stretti per chi è distrutto
Per chi senza papille paga caro il gusto
Per chi sfida la corrente che si fotta il flusso
Non ho la verità ma un suono atomico
il mio non è un quaderno ma un vangelo apocrifo
lento e di piombo come mandrie di elefanti
boccheggiando fra i miei bassi e i miei alti
(Shorty)
La differenza la fa chi ci crede
La conoscenza sta in quanta sete hai
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
Ed io che vivo bene anche nel male
Bevo tutto invece di annegare
Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare
Io sono tutt’uno con il mare
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17. |
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Some years ago a friend of mine asked me to say some mc rhymes so I said this rhyme I’m about to say, the shit was def and it went this way
prrrow, l’attacco del cresco nei messaggeri, il bronx in fiamme, le puma, we rock steady
Quante gente nell’industria e nel gioco è così shady
Fotte un cazzo Bernacchi, cause we always ready
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Sono nato nell’anno del 909 Russel firmava con Columbia la distribuzione
A casa mia nella giungla sembrava call of duty, i cowboy a Miami trivellavano di buchi
Crack nelle pipe da Compton a Manhattan oro massiccio al collo dello spaccia nuovo di pacca
Non devo rifare quello che ho fatto unica cosa che non fanno i numeri è allungarti il cazzo
Scemo non parlarmi di carriera, mi sembri un ebreo, che aspetta i regali il 24 sera
Cmon son ti vedo pallido non sei krondon, sta merda è yellow man tu al massimo rifai “thong song”
Il tuo rapper preferito è un fuckin liar il mio tratto fino incide sotto pelle nuovo “mike giant”
Cos’è sta roba? E’ il top italiano, colonne portanti gemelle doppio Traiano
prrrow, l’attacco del cresco nei messaggeri, il bronx in fiamme, le puma, we rock steady
Quante gente nell’industria e nel gioco è così shady
Fotte un cazzo Bernacchi, cause we always ready
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Questa merda ha più rabbia di de la Rocha, non importa chi è tuo padre se il talento si dissocia
Ma in quanti sono davvero teste di serie vedo teste di cazzo l’uomo si vede se fra le macerie
Non mi serve una laurea ma dammi carta e penna che dispongo ste barre in sezione aurea
E’ il tuo giorno complimenti è il “babbo day” non riutilizzi questa stoffa non sei Daniel Day
Puoi ribrandizzare com Hugo Boss ma il suono non è “Wallabies” frate rappi “Crocks”
Roc ed io esattamente quella cosa, Royce & Primo oppure Alchemist e Killa che matcha col rosa
Quale “GOAT” sei una pecora e ti credi capra, che poi in Italiano si traduce “Capra”
Il nostro MJ niente a che vedere con Chicago tu manco da Potter hai mai visto un “Draco”
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
Dove sono gli mc’s
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18. |
Bonus track-La narrativa
03:09
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Che anno che anno che anni che anno che anno
Un’altro disco un’altro prop un’altro fischio uno mi da del fallito l’altro ringrazia che esisto
Un’altra Via Crucis sudore sangue e saliva in cui non conta il rap ma sta cazzo di narrativa
Il rap, si, che due coglioni di cui ve ne fottete se non è di due buffoni o di due gatti nuovi
Ancora lui “non cambio” poi “cambio” che palle, mi spiace sono ancora la quota dei fottuti highlander
Scemo sono il deda del ’98, sono Luigi “dal basso” e “a volte ritorno” sono il guercio quando narrava il ’78 del piombo sono primo col veleno in progressione tu c’hai il fiato corto dai, dei miei polmoni parliamone ancora è da 15 anni che le recco in una botta sola, il futuro è adesso, dove se non fai il botto sei una merda che è manco degna di un cesso
Oh si, ma torniamo alla narrativa che senza di quella il disco non arriva, mmm, da dove cominciare
Ho fatto il figo con il disco in major e mi è andata male, esce una settimana prima dell’apocalisse tutto annullato e io a casa con ste fisse, poi quel nano di merda vuole i diritti e rifare il contratto per i ppd ma impiccati, poi l’altra merda mi manda l’avvocato, io ho perso sonno più di un ricercato poi un fratello ha pensato che l’ho sfruttato, t’avrei dato un milione se in grado fossi stato
Mai mischiare l’amore con il lavoro perchè poi lo porti a casa e sei lo stronzo tu non loro
Zia non vedi che non riesco manco a parlare? forse ti è sfuggito un particolare
E invece no, sai cosa mi hai insegnato? C’è chi può e c’è chi no, che io sono un ingrato egoista e che io no che c’è chi non vuol essere aiutato e si merita ogni suo flop
Poi la depressione nel zero ventuno pure quel piccolo incidente gli ospedali e le scottature sai è divertente stare qua senza una lira senza manco i soldi per il viaggio di ritorno in stiva
Adesso ho debiti con te lo stato banca e la commercialista ma ho sempre la salute sarà una svista
Ma non devo allo spacciatore perchè qui la coca non costa una minchia e dò fuoco a un altro roccione e Sony è l’unica che in questo non ha mezza colpa perchè è un’altro campionato e io non sono Drogba ma sono Cassano quindi vaffanculo e nel gioco non c’è un Matarrese che qui mi attacca al muro e se hai goduto sentendo le mie disgrazie sappi che ho perso tutto non scomodarti col grazie però succhiami il cazzo, va bene come fashion statement? Torno a imbustare le barre in un basement non c’entro un cazzo con voi quasi star e pischelli il mio nome è su con Rizzo Eleuteri Fiorito e Vigorelli rapper cantautore me la sciacqui con l’innovazione è per Pitagora che conti ascolti della tua canzone
Ehi la promo per sto disco me la faccio io
dai facciamo che me lo carico io
Gli sbatti me li faccio io
Avvisa il marketing che il claim che ho ideato è porcodio
C’è sempre qualcuno che è amico di qualcuno che lavora con qualcuno che è nel disco qualcuno che è il cugino di qualcuno che ha fatto un favore a qualcuno che è il manager di qualcuno
qualcuno che è amico di qualcuno che lavora con qualcuno che è nel disco qualcuno che è il cugino di qualcuno che ha fatto un favore a qualcuno che è il manager di qualcuno
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19. |
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Questa roba seppellisce tipo cavalera
Quando raido è tipo Claudio sulla Brera nera
Tu stai dietro tipo gladio ma non sei Cossiga
Sei più un rapper fidanzato che parla di figa
La mia roba è basilare ma non è per tutti
Scemo non mi si butta giu al massimo vinci ai punti
Manco il micro della chicco per sti parolieri
Ancora senza toner siete copie di copie zeri
Qui è da una vita che c’è la censura
Per me il rap a colazione è sempre carne cruda
Se non sei capace per me sei tempura
Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura
Arriva tu a sti 20 dischi
Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi
Non con I playback o il plug per I vestiti
Ci ha cresciuti una generazione di intesiti
Suono sta roba forte come il violino Luciano
Punti ad arrichirmi almeno all’85% di Uranio
Non fotteresti manco se fossi Khalifa
Tu il blunt sul palco faccio Snoop frate tu fai Khalifa
Non sono più un radicale ma non so che hai pensato
Resto un mc e se è il caso torno a fare il califfato
Alhamdoulillah questo suono è privo di impurità
Cresciuto ascoltando Arabi ’90 Marsiglia / Panàme
Qui è da una vita che c’è la censura
Per me il rap a colazione è sempre carne cruda
Se non sei capace per me sei tempura
Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura
Arriva tu a sti 20 dischi
Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi
Non con I playback o il plug per I vestiti
Ci ha cresciuti una generazione di intesiti
Il mio prodotto è Huewey Newton fra con Marcus Garvey
Tu sei andato alla sisal per stare nei quarti
Io con sta gente non centro una minchia
Non è che meriti sto cazzo perchè sei in provincia
Ora sembra che tutti scrivono col dono del signore
A sembra piuttosto che vi abbia toccato il monsignore
Siete novello duemila non il ventiquattrore
E in ogni caso il sottoscritto è il vostro redattore
Posso stare sulla 90 Sopra una tesla
Posso perdere tutto andarmene e andar via di testa
Posso pisciare su ogni disco che ho fatto e soffrire
Ma voi con me state a 90 se parliamo in rime
sulla 90 Sopra una tesla
Posso perdere tutto andarmene e andar via di testa
Posso pisciare su ogni disco che ho fatto e soffrire
Ma voi con me state a 90 se parliamo in rime
Qui è da una vita che c’è la censura
Per me il rap a colazione è sempre carne cruda
Se non sei capace per me sei tempura
Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura
Arriva tu a sti 20 dischi
Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi
Non con I playback o il plug per I vestiti
Ci ha cresciuti una generazione di intesiti
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20. |
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Una vita no basta
Non ti senti mai pronto
Il dolore ti cambia
Pensi di essere pronto
Vorrei che arrivasse qualcuno
Con buone notizie dal futuro
A dirmi “tranquillo era nei piani,
perdere ancora e scendere altri 6 piani”
Vorrei che ne sia valsa la pena
Che mi aspettassi in aeroporto domani sera
Vorrei dormire una notte senza visitatori
Senza ste gocce che mi mandano fuori
Vorrei dirti che abbiamo ancora del tempo
Per ricucire ogni squarcio che abbiamo dentro
Vorrei dirti che è stato l’ultimo brutto sogno
Come stavo quando avevi bisogno
Come stavi quell’ultima settimana
Forse eri troppo disillusa dalla trama
Troppo impegnata rassegnata
Da questa partita truccata
Non so come potrebbe andare non ho idea
Non so come sarebbe stato non ho idea
So come cazzo sono stato in apnea
Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
Non so come potrebbe andare non ho idea
Non so come sarebbe stato non ho idea
So come cazzo sono stato in apnea
Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
Ci siamo uccisi tentando di capirci
Ma non servono parole per dirti
Che non ha vinto nessuno
A sfamare l’orgoglio è il cuore a digiuno
Tu vuoi risposte che non ho e che non avrò mai
E c’è un problema se ancora chi sono non lo sai
Non ha vinto nessuno a parte l’amarezza
C’è solo chi capitalizza meglio l’esperienza
Non so come potrebbe andare non ho idea
Non so come sarebbe stato non ho idea
So come cazzo sono stato in apnea
Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
Non so come potrebbe andare non ho idea
Non so come sarebbe stato non ho idea
So come cazzo sono stato in apnea
Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
ma una vita non basta il dolore ti cambia non sei mai pronto per il fondo
Pensi solo a sopravvivere in apnea tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
qui una vita non basta il dolore ti cambia non sei mai pronto per il fondo
Pensi solo a sopravvivere in apnea tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea
Qui una vita non basta
Non ti senti mai pronto
Il dolore ti cambia
Pensi di essere pronto
Una vita non basta
Per capire più a fondo
Quanto va nel profondo
Pensi Di essere pronto
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Egreen Milan, Italy
Nicolas Fantini, Egreen.
Bogotà il 29 giugno
1984.
20 anni di rap
19 progetti musicali all'attivo fra dischi ufficiali, ep, mixtape.
Febbraio 2022, Egreen torna con "Incubi", accompagnati da una strumentale di Fid Mella.
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