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Nicol​á​s - "MXP" - Deluxe 20 track edition

by Egreen

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Ginho
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Ginho Il rapper italiano più forte di sempre ritorna dalla sua terra natale (la Colombia) con un progetto personale, introspettivo e potente. Una ventata d'aria fresca nel panorama del rap italiano. SUPER Favorite track: Diario di bordo Pt.III (la 25esima ora) - Prod. Seife.
itoloni
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itoloni Mi felicito dell'approdo su bandcamp! Cet album c'est une tuerie, une calme tuerie, é bello vedere gli artisti che amiamo crescere con noi. Ma poi quale era la scommessa che era stata fatta su bandcamp?
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1.
Non colpevolizzarti per ciò che non puoi cambiare senz’aria nello sterno è difficile parlare qualcuno preoccupato mi chiede “quando ritorni”? quando avrò fatto pace con l’amarezza di questi giorni sti soldi l’unico argomento di sti gaggi ormai il mondo è diviso fra chi li ha e chi deve farli vola il condor il 747 e volan gli anni volano le certezze in sto lavoro se non cambi son volato al mio paese una mattina di dicembre con 5 valigie e addosso il male e il morso di un serpente mia madre in rianimazione a Bogotà ustioni di terzo grado arrivo e la prognosi è riservata dove cazzo vado in una settimana mollo tutto a Milano in silenzio scatoloni dagli amici e l’espressione di chi ha perso cherry sulla torta nell’anno da ricordare come quello in cui ho pensato a smettere di rappare Non colpevolizzarti per come vanno le cose ognuno hai suoi motivi per aprire e chiudere le proprie stanze ombrose metto il punto col dialogo ai miei problemi sto colpo di reni è lo stesso che mi ha salvato ieri negli anni son stato un professionista a dimenticare anestetizzando il male nato in fase pre adolescenziale dai 0 ai 15 ho vissuto in 3 continenti 4 paesi pochi affetti e rancore fra i denti anni di segreti e di silenzi senza forma qualcuno se l’è portato mio nonno nella tomba mi hai dato la vita ma non la serenità dato che ancora non stai bene col passato alla tua età ricordo la notte in cui ho scritto “4 secondi” ponendomi quesiti che avresti dovuto porti sono figlio di mio padre quanto tuo mà dimmi cos’altro non avrei mai dovuto sapere di Bogotà A 15 anni non sai niente non ti aspetti niente vivi di stronzate e non sai quanto può esser strana la gente non c’è un tempo per la verità e non è un delitto dirla il problema è sapere che non avresti dovuto scoprirla cosa me ne faccio di un cognome e ogni menzogna e di una storia raccontata a tratti e male da mia nonna nata dall’amore come hai detto tu poi diventata rancore Interpol fughe un film un rito voodoo io sono morto 4 volte in 37 anni e tu manco una volta c’eri quando ho dovuto rialzarmi l’affetto è un tentativo di far pace coi tuoi sbagli per questo a parte che di cazzate non riesci a parlarmi son sempre stato diverso ed è stata la mia forza reagendo anno dopo anno al dolore che ingolfa un puro sangue senza nome e senza gloria adesso riascoltati i miei dischi e con questo traccia la storia SONO NATO ALLE 4:05 DEL 29 GIUGNO 1984 ALLA CLINICA SANTE FE DI BOGOTA, FIGLIO DI MARIA CRISTINA MONTOYA E DI CARLOS DURAN, I DETTAGLI DI QUESTA VICENDA GIURIDICA COLMA DI ODIO, SEGRETI E RANCORE SONO AFFARI MIEI. NONOSTANTE TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO DAI 15 AI 37 ANNI, IL 2020 è STATO L’ANNO PEGGIORE DELLA MIA ESISTENZA. NEL DICEMBRE DEL 2020 COME SE NON BASTASSE SONO DOVUTO TORNARE A CASA MIA CON UN BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER FARE NUOVAMENTE I CONTI COL MIO PASSATO. IL RAP è LA MIA VITA, CI HO MESSO 20 DISCHI PER ESSERE PIU’ CHIARO CON ME STESSO E PER COMINCIARE A LASCIARE ANDARE. SE NON è PER DIRE UNA COSA POSITIVA, LEVATEVI IL MIO NOME DALLA VOSTRA BOCCA PERCHè IO NON SO NIENTE DI VOI E VOI NON SAPETE NIENTE DI ME. E VA BENISSIMO COSI.
2.
Cosa dirti su di me my man? Sono solo un ragazzo salvato da un kick e uno snare Da quel blu di Miles Davis da un frame di Soul train da un break adagiato su un loop di Coltraine ( yeah ) Non ho mai fatto gol o centrato un canestro sono in fissa con gli stessi da sempre del resto Non amo far molto che non sia reccare un pezzo o impazzire un paio di giorni su un testo Non m’interessa cos’hai fatto col prefetto scemo questo è hiphop è la mia magistralis lectio C’è un mondo la fuori e non voglio sapere quanto hai letto mi basta sapere se al mattino rifai il letto Sta roba non deve piacervi sorry piace a me mi basta tanto ci sarà sempre uno stronzo a destra che sorpassa In questo disco parlo piano a te senza urlare alla masso torno a fare il rap con quello che c’ho in tasca (Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero (Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero Porto materia solida in una società liquida cloni senza Kenobi hanno un’anima in ghiaccio ignifuga Non sono un sociologo e non faccio geopolitica ma è un dato di fatto che niente ormai qui si afferra tutto scivola e qui c’è un eroe al giorno con la data di scadenza io mi sento Michael Keaton droppando in piano sequenza ho sempre dato retta a dettagli per altri futili ma i primi resta primi e gli ultimi restano inutili la gente paga per parlare con qualcuno non so come sono uscito da sti mesi a parlare col muro Ho imparato dal mio inconscio senza aver letto Freud aprendo e chiudendo gli occhi con più fantasmi di Akroyd non puoi fare il gioco se non ti giochi la vita il tuo picco underground è il tuo C.V. da “Subway” capita? Torni col trend del rap ma sei cheap come quei Casio io sono più classico di Ippocrate in quinta ginnasio (Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero (Eeehi) Com’era fra? Ripeti una bugia dieci volte poi diventa verità Io non so chi siete o come fate davvero io non sono di qua ma è qua che sta roba mi vuole davvero Non sono nato qua non ho fatto scuola né università da ragazzino con i tape di Rino ho fatto pratica So cos’è sta roba e da sempre ce l’ho automatica ( shit, yo ) è semplice matematica Seeh non ho fatto scuola né università da ragazzino con i tape di Rino ho fatto pratica So cos’è sta roba e da sempre ce l’ho automatica ( shit, yo ) è semplice matematica
3.
Tutta questa fretta dove ci ha portato 5 aprile quattro mesi che sto senza fiato quattro mesi che rivivo sto dramma d’autore senza premi o lieto fine senza premiazione quattro mesi che non è mai il momento opportuno che tu hai fatto l’impossibile io inopportuno ci siamo abbuffati di rancore mi sento a digiuno accompagnando con l’orgoglio e il silenzio ogni “vaffanculo” questa merda è come l’aids pensi sempre “a me non capiterà mai” poi fotti coi sentimenti e ce l’hai poi arrivano i pareri e le opinioni con i brividi e la voglia di nuove emozioni ora ti senti a posto e credi che hai fatto di tutto io sto ancora genoflesso alle mie colpe sembra un culto d’altronde ora possiamo dirlo che sono scappato per veder mia madre intubata col volto sfigurato Se stai guarendo ti prego fallo per me Se stai soffrendo dammi lo faccio per te Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane A quanto pare è normale farsi del male Se stai guarendo ti prego fallo per me Se stai soffrendo dammi lo faccio per te Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane A quanto pare è normale lasciare andare Se la tua tempesta da un pò ha esaurito la pioggia io cho fulmini e monsoni al buio senza torcia Sei contenta? Sto per dedicarti un disco intero dall’altra parte del pianeta senza un cristo in cielo Con il ricordo dei miei occhi nei tuoi dietro al duomo prima che un anno devastante mi schiacciasse al suolo Un mese alla volta sentendomi meno uomo l’aggravante è che sei zero qui ad essere un buono Io vi ringrazio tutti quanti senza preferenze perchè ho imparato dagli sguardi e più dalle sentenze È finita retorica del “mo mi rialzo” questo è un misto fra un suicido e le “idi di marzo” Tu c’hai creduto io ho deluso vero vita mia? Ricordi che mi addormentavo con tachicardia? Non è più musica per gli altri ma realtà di chi si sente dire ancora “è difficile amarti” Se stai guarendo ti prego fallo per me Se stai soffrendo dammi lo faccio per te Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane A quanto pare è normale farsi del male Se stai guarendo ti prego fallo per me Se stai soffrendo dammi lo faccio per te Dopo tutta sta fretta dimmi cosa rimane A quanto pare è normale lasciare andare Mai mai sono stato cosi sfinito Mai mai sono stato cosi impaurito
4.
De que No se puede ser consecuente con la paz y hablar de paz mientras no se combate efectivamente a los grupos paramilitares De que no se puede hablar de paz y ser consecuente con la paz cuando no se castiga ejemplarmente a los miembros del Estado comprometidos con la violencia contra la población civil Questo disco è frutto di scelte come nel zero tredici (ehi ) ma no fraintendermi non ho menate o paternali o vendette alla “Terry Benedict” non sono tuo padre e non devo convincerti su quanto “crederci” Il mezzo è veicolato attraverso un linguaggio il fine è che rimanga nel tempo perchè noi siamo di passaggio Come te il tuo amico e il tuo rapper preferito la tua fan base e il presumibile “libero arbitrio” Se l’arte è lo specchio di quello che accade il mondo è sommerso di plastica fra gli oceani e le strade Sto in diretta da una metropoli di dieci milioni dove almeno sette per una bici ti fanno fuori Lontano da psicosi “naviglio” e problemi primo mondo femminicidio e analfabetismo all’ordine del giorno Un G8 la mese e l’dio vero per lo sbirro se non è un manganello o una lama la roccia killa tuo figlio Qual’è il problema Cos’è il problema Sei tu il problema ? O forse sono io il problema Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio Qual’è il problema Cos’è il problema Sei tu il problema ? O forse sono io il problema Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio Estos cuerpos eran tirados al rio Cauca Asesinavan a cualquier campesino Estaban la A.U.C. las autodefensas unidas de Colombia Esos fueron asesinatos de los que hoy llamamos los falsos positivos La pattumiera delle Americhe il sangue nei tricolori in piazza rivoluzioni i borghesi adorano ancora i conquistatori posti che sono da un secolo e mezzo in guerra immagina città di provincia intere sottoterra Immagina la Jugoslavia dei 90’ tutti i giorni immagina firmare per la leva ma non sai se torni A me sta roba ha cambiato la percezione violenza e corruzione in simbiosi con il folklore I miei bisnonni son scappati dai campi di notte in sacchi di caffè prima della coca il bipartitismo in data nove zero tre son nato con le bombe e i carri armati in centro coi genocidi e gli omicidi di governo Il nove aprile mio nonno faceva business in città mentre in fonda alla strada trucidavano Gaitàn e nei campi è ancora sangue come cinquant’anni fa ( si ) e Salvo Mancuso se ne fotte della Trap Qual’è il problema Cos’è il problema Sei tu il problema ? O forse sono io il problema Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio Qual’è il problema Cos’è il problema Sei tu il problema ? O forse sono io il problema Qui la roccia sta a 4 al grammo al dettaglio E ogni giorno qualcuno crepa per sbaglio
5.
Questo non è un disco per suonare è un disco personale che parla d’amore e esorcizza il male è resistenza rivoluzione interna la causa effetto dalla tempia alla penna Rassegnazione di chi non ha un piano alternativo di chi cade da un palazzo di cinquanta piani col sorriso Niente sfumature bianco e nero come Orson Wells ho l’impressione che perderò qualche follower Vuoi un follow up man? plugga sto musical drama “Wagner” in faccia come un acne sputo a metà strada fra foto di gruppo e il Macbeth non sono il tipo che alla tua release si fa la parte che palle fossi in voi mi farei schifo rimo da quando la rockstar era Bob Rifo la mia merda sopra il basso di Bernacchi scheggia il dente a voi che sapete il prezzo di tutto e il valore di niente Fuck that I’m above that I don’t play that Qui nessuno scrive regole viviamo rap Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit ) from the get-go fino a Star Trek Fuck that I’m above that I don’t play that Qui nessuno scrive regole viviamo rap Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit ) from the get-go fino a Star Trek Beats rime e vita come Ali Shaheed con Dilla cresciuto con quella chiusura su Rod Strickland con Roc ho più radici di Bobby Dixon con Sizzla niente roba nelle canne ma ho il prodotto sulla sizza Com’è sta storia altre cronache da babilonia Nico è carne e debolezza voi generazione Euphoria C’ho il veleno radicato nel genoma che forse è anche l’antidoto prendilo come assioma Voi non tornate con il rap uscite a farvi una pisciata sgrollate e tornate a fare l’hakuna matata Noi? All we see is blinking lights track boards and fat mics Eric Sermon che ruba da Gladys Knight ( Seeh ) questo è ancora pound for pound Foreman Champion sound col fegato in poltiglia all’alba del decimo round non sei Nas e il manager non è Steve Stout you think you’re spitting game but the game spit you out Fuck that I’m above that I don’t play that Qui nessuno scrive regole viviamo rap Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit ) from the get-go fino a Star Trek Fuck that I’m above that I don’t play that Qui nessuno scrive regole viviamo rap Come suona Roc? Suona sempre Fat (shiit ) from the get-go fino a Star Trek
6.
Si si si si sisi si sisi si si si si Ehi ci risiamo di nuovo con ste valige da cima a fondo dal forno alla friggitrice ho mangiato entrambe le paste col coniglio senza alice dormivo in fondo alla classe con crocche nella narice Vent’anni di rullanti di “forse non fa per me che forse son meglio gli altri” di silenzi assordanti di soddisfazioni agrodolci mischiate ai pianti di braccia conserte e concerti senza contanti di connessioni e per strada persi altrettanti sono l’esempio vivente proprio di chi? Dice alla vita “non può finire così” penso a Pellino a quando ha scritto “arrivi e partenze” ai miei pensieri e alle loro basse frequenze ti faccio il quadro con sta scala di tempere grigie al quale come agli altri non metterò la cornice Se se se se se sesese se se s sese se se se se se se se sese se se se Se avessi fatto o avessi detto Un giorno in più tra i banchi un giorno in meno al parcchetto Un giorno in meno sui foglio un giorno in più con quelle che sarebbero state le ex mogli Ehi sta finalmente finendo sto maledetto giugno ( woooh ) sette mesi di preludio ( woooh ) fino a sentire l’odore del buio poi finalmente uscimmo a rivedere un plenilunio Nella mia testa c’è ancora sto Tiroteo ma oggi respiro tranquillo le schivo e creo porte socchiuse e una filza di ponti in fiamme quante scuse a volte per correre non servono gambe Ci bastava poco melma e merda in cameretta due lotti e partiva il pogo prima della rima di vigo su “Nike e logo” quando non era chi arrivava primo ma chi con due pezzi in legno appizzava il fuoco Sono venuto su un pò storto e a fuoco lento ma ste radici adesso crepano il cemento Siamo solo altre facce con le stesse storie c’è solo chi è sbiadito percorrendo le traiettorie Se se se se se sesese se se s sese se se se se se se se sese se se se Quel tiro libero al ferro Quel rigore sulla traversa Dopo di me pure lei non è più la stessa “Extra! Extra!” Ho letto tutto a riguardo Quando ho creduto di esserci hanno spostato il traguardo (Ehi) Fra tutto cio che ti capita Cosa ti scivola addosso cosa ti cambia Mi fa paura sta gente che è senza un’anima La vita è un match che non finisce mai in parità
7.
Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Quel mese di giugno è stato la cosa Più bella della della mia vita Come quando alle medie in gita Slingui la prima tipa Come il tuo primo mezzo chilo Prime stecche sulla tanita Non sei stata certo la prima Ma per me sei ancora la prima Stavo ancora in bovisa “9” Arrivavo dal tour di “LO VE” Con il cazzo duro e il clamore Reduce da qualche pienone Si può fare si può cambiare Mi hai fatto venire la voglia Di smettere di troieggiare E migliorare per una donna Ricordo l’abbraccio in Maiocchi E bestemmiavo di gioia a fiocchi Non ci credo sei arrivata Manco avessi fatto i tarocchi Tornavo da Bogotà Volevo solo rivederti Per dirti “è vero tutto vero davvero è vero tutto vero, davvero” Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Quel mese di giugno è stata la cosa Più bella della mia vita Stavo impazzendo col disco Ma non temevo salita Milano non è mai stata Così fertile e profumata Bramavo quei fine giornata Dimmi a che scuola sei andata (vai dimmi) Quella sera da te quella foto con Zampi brillo Adoro quanto ami tuo padre e quel libro di don de Lillo Siamo seduti ma mi alzo per baciarti Nostro figlio avrà due occhi da infarti Questa è la prima delle prossime vite in cui sono commosso e disposto a sposarti “Dove sei?” Quando torni sarò lì Sono un pò nervoso perchè non ho un “piano b” Ma fa niente insieme questo è niente Apro il vino tu accarezzami le tempie Consapevoli entrambi di una scelta Con la testa e la pancia alla svelta Finestra aperta e la luna è una lanterna Come in cielo cosi in terra Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Scrivere un pò poi stare con te ancora Voglio stare da solo Quel mese di giugno è stata la cosa Più bella della mia vita e dirlo in un disco per me Ha più valore della mia vita E come nei racconti più brutti Questo non darà alcuni frutti Ora che siamo putrefatti e distrutti Muti da un motivo su tutti Non è stato un momento Nè un tracollo del sentimento Tu sai bene cosa cazzo è successo Ero con te in quell’appartamento E quando nell’autunno di quell’anno mi hai visto per terra in affanno io volevo solo dirti sto male ti amo Stammi più accanto E ora dopo lo schifo Sono vuoto coi buchi in testa Vorrei solo che tu stia bene senza la mia foga maldestra Hanno tutti un buon consiglio Son troppo vecchio per un figlio Ecco i detriti di un macigno Giunti dal Bosforo al naviglio Prima di sbatter la porta prima di spezzare la corda prima di questa prima volta prima che ti sentissi morta prima che crollasse il mondo degli avvocati e il conto in rosso dei debiti e i “non ce la faccio” sei stata il mio più bel miraggio
8.
Per I numeri due i numeri tre Per I numeri due i numeri tre Per I numeri due i numeri tre Per I numeri cinquanta Questo è il ballo del perdente fascino fatiscente (Ehi) Senza utilità apparante Cosa rappresenta un Re per un credente? Niente Ciò che sale poi scende Il tango del fallito il Valzer della sconfitta l’ex tipo Prima dell’uomo della tua vita Il bicchiere mezzo pieno di sale su una ferita Che per qualcuno non è del tutto guarita Questo è il ballo del perdente Per chi a stargli vicino non guadagni niente Per chi dal fondo di un bicchiere non vede un presente Plasmato da un lavoro o da un ambiente Per chi ha mollato troppo presto Per chi si fuma una bottiglia in un cesso Per chi “dimentica” a furia di un’altra eccesso E non ammette a se stesso quant’è depresso Per chi colleziona le sconfitte Manco si spiega più perchè sente ste fitte Per chi ha un’amore solo E ha capito subito che nasce e muore solo per i numeri “2” i numeri “3” per i numeri “50” che han da dire più di me per chi col tempo si dimentica chi è per chi non ha bisogno di un cazzo di trono per essere un re Questa è eleganza decadente (Ehi) Senza utilità apparante Cosa rappresenta un Re per un credente? Niente. Ciò che sale poi scende Il tango del fallito il Valzer della sconfitta l’ex tipo Prima dell’uomo della tua vita Il bicchiere mezzo pieno di sale su una ferita Che per qualcuno non è del tutto guarita Ehi Per chi un giorno alla volta perde forza Perchè ogni tanto fa male un’altra batosta Per chi nasce con un cuore d’oro Ma poi diventa un figlio di puttana più di loro Per chi a volte non regge le relazioni Per quando la paura divora le tue ambizioni Questo è il ballo dei perdenti e delle cause perse dei calci sui denti a chi ha perso le sue scommesse Per I padri di famiglia coi rimorsi Per le scelte delle madri in buona fede e per i torti Per quelli a cui mancava “tanto così” Per ogni rapper che non sarà mai un MC per i numeri “2” i numeri “3” per i numeri “50” che han da dire più di TE per chi col tempo si dimentica chi è per chi non ha bisogno di un cazzo di trono per essere un re Ehi A volte l’amore è solo tempismo Perdita e dolore è “stoicismo” “Scrivere ti libera” qui non è un sillogismo Quindi tieniti stretto chi dice “fra ti capisco” Tu volevi samba la vita ti da sambo Quindi adesso balla nelle sabbie mobili o nel fango Per ogni disertore che non riesce ad essere “Rambo” Ce n’è uno col filo spinato in bocca che balla un tango
9.
Io non parlo alla massa parlo al singolo Perchè cambiarne uno alla volta è più importante che puntare a un titolo Di un riconoscimento impregnato di ridicolo È inutile sottrarmi a vocazioni che ho sin da quando ero piccolo “It is what it is” ognuno è ciò che è Tanto retorico quanto vero lo “statement” nel mio rap E adesso che son uomo penso solo ad onorarlo Fino al mio funerale “Vincent Gallo” E’ proprio vero che per quanto le strade siano grottesche uniscono e separano persone fra loro diverse Ma ho qualcosa che non tutti han la fortuna di provare che cercano nella carriera o “mission aziendale” Un pò come chi si fa per sbaglio e chi perchè sta male Ho cercato di disfarmene perchè mi ha trucidato Ma c’è solo un amore una vita e un ruolo predestinato It is what it is “la Gloria e il Biz” One for the money two for the kids It is what it is and I’mma do it like this Non c’è niente da capire cause it is what it is (Cuts Shocca) One O-One for the money Two for the kids And it’s like that Mi fanno male i miei pensieri dicono che penso troppo è da mesi che al mio fianco vorrei solo una 38 scrivere l’ultima strofa e chiudere con un bel “Pollock” poche cosa come questa mi hanno dato e mi hanno tolto Di base sorella non c’è un cazzo da capire se una roba come questa non ti ha mai fatto soffrire Ho solo un’anima una faccia e una vita scandita in rime volto pagina solo quando l’ho scritta ovvio che non si ride so che solo il risultato “paga cena” ma la vostra “passione” è più finta del sangue di Cristo a Matera Per me è come l’acqua per il cioccolato e ciò che è destinato si rinforza col tempo anche se è ostacolato ed oggi non saprei cosa risponderti anche se sto tornando tutto intero a pezzi e questo non è “Sommersby” e mentre questo disco prende forma ripercorro lentamente il mio tracciato calcando più sull’impronta It is what it is “la Gloria e il Biz” One for the money two for the kids It is what it is and I’mma do it like this Non c’è niente da capire cause it is what it is It is what it is “la Gloria e il Biz” One for the money two for the kids It is what it is and I’mma do it like this Non c’è niente da capire cause it is what it is (Cuts Shocca) One for the money Two for the kids And it’s like that like that One O-O-One for-fo the money Two for the kids And it’s like that like that One for the money Two for the kids And it’s like that like that One for for for the the the money Two for the kids
10.
Era tutto un sogno sfogliavo AELLE nel soggiorno a tredicianni senza un cazzo di problema attorno prima della figa le sostanze e delle delusioni quell’anno 107 mi sblastò i neuroni poi “Ginevra” un’altra dimensione poco più di un anno senza il valore dei soldi o rispetto a persone in poche parole un borghese sbruffone torno in provincia di Varese da mezzo coglione back to reality braccia conserte zarri alla fermata con Franchino a palla sul Typhoon le penne ai piedi le silver “TN” le “Buffalo” zeppe le panette basse marchiate pressate imboscate nelle sottoselle ci pigliavan per il culo per i baggy larghi e chi parla “schiaffi” guai a lamentarti o a ribellarti ordinaria provincia italiana col woolrich e i grammi l’argilla nei parchi e “testa bassa” se parlano i grandi “rap terzo mondo” fotta acerba disperatamente alla ricerca costante di un confronto con la stessa provincia asfissiante come contorno classe media disagiata figli ingrati speed a mezzogiorno Kaos e Deda primo live della mia vita, un segno col circolone che esplodeva fra senza ritegno “la grande truffa” quando è uscita il pomeriggio in fissa con Nicolò e Giovanni al “largo giardino” con vista, all’Indian, ho conosciuto Fritz “Beppe” mani che anni dopo si sarebbero ristrette con Aurelie quel primo amore, giornate in Piola primi baci, raglie, scopate me le ricordo ancora da qualche anno gli “FK” marchiavan la zona Mauro Ladu in lungolinea come “PORNO” a Roma e mentre io iniziavo col gratto Sandro a Mazzafame narrava le sue connection con Zelo e Kapto Kino e Zaio erano già leggenda prima che Massi e gli altri prendessero in mano quella faccenda Luca Rispo era un’icona, un monumento quel che mi disse quel pome lo porto ancora dentro pischelli senza futuro e a casa il pasto caldo chi tornava dal Marocco o Olanda pesi in pancia o in culo io ritiravo e al supermercato “pesa il fumo” poi a far le bocce in cantina di qualcheduno già da un giorno all’altro in casa “basta nogra” guarda a caso si divorzia io mi sono fatto rocce più che forza prime spadellate con la Cami da Leonardo in pompa coi primi mostri che bussavano calmi alla porta scimmia a digiuno finto vissuto confuso e contuso niente aiuto quindicianni scarsi sfigato e cocciuto nel frattempo lo zarro menava il prof bocciava mio padre che se ne andava mai rivisto e manco mi importava mia madre e quel primo incidente in fin di vita sbattermene è stato il più grosso rimorso della mia vita per questo 21 anni dopo quando è ri successo non ho esitato a fiondarmi al volo all’inferno e a 16 anni stavo messo male quel primo viaggio a Bogotà della mia vita ha fatto sragionare vagliele a spiegare a un pischello con merda nel cervello certe cose la vita anni dopo ha spiegato anche quello e per me “Splinter” era un padre ma a pensarci forse è un bene se a una certa il mio destino ha mischiato le carte stava creando un mostro ho pianto tanto quando se n’è andato cosa avresti fatto tu al mio stesso posto Valentino che studiava all’accademia in Brera qualche volta mi portava a fumare i lotti di crema oppure ero con Sinfo col mio culo sul 306 sedili in pelle fumo nero e Techno “K” in play mezza Italia intanto bombardava le “FN” io andavo da Agly pace a “Bionico” è stato struggente la “TRUE PEOPLE” Busto - Galla, prima “TVM” si preparavano a cambiare la storia per sempre poi quel cazzo di teknival a Bassano che quasi non ritornavo ragnatele in testa e sulla mano ha spinto troppo con tutto questo piscuano è troppo presto mi guardano tipo “ti salutiamo” già e mentre stavo uscendo sfregiato da quello sfaso mi ha preso in braccio questa merda con Sen e Tomaso “SO FRESH” anno zero ho preso in mano carta e penna da Vez e Vigor primo demo coi soldi dell’erba le ultime stagioni al treno “Lacustre clan -Goedi e Medda - Robotflow” penso ai live di “Kaso e Maxi” e tremo mio fratello “Palla” su a Varese aveva la corona con quel cazzo di microfono per me era Maradona e mentre a Milano si formavano i Dogo andavo a Torino da Paolito a fare i cypha bolle sangue nuovo nel frattempo studiavo tecniche e flows e veri Mc’s quando sul palco rocckavano veri shows seeh una vita da fan e da spettatore prima che il rap mi pagasse e mi desse ragione prima che i buffoni si sentissero i migliori in campo prima che Mughini andasse a “controcampo” quasi ai 19 col mio primo sfratto punto a capo culo in strada dormo in una fogna manco diplomato dopo il demo via Farini nuova linfa il confronto con Milano mi ha dato la vera spinta gli amici fan la bella vita l’università e la figa io scarico i camion pago i conti e sto in salita scrivevo e pensavo solo a farla finita sulla mia giugulare quella cazzo di matita “colleghi” mi passan davanti perdo la speranza scrivo barre nastro cambio case ma non è abbastanza lavoro duro e l’odio logora insieme all’invidia ma piano piano senza accorgermi traccio la linea continuo a fare dischi e corro da solo aumentan serate e su Milano riconoscono il cazzo di suono sticco al topic e perdo le mie paure cresce il mio nome e le skills si fan più mature già 2013 ho la bomba in mano seeh Nicolino sforna un “classico Italiano” indican quello diBusto Arsizio ovunque vado e sul metallo mio fratello FAES è disumano suono dappertutto e ogni lunedi mattina timbro il cartellino sempre più distrutto doppia vita col lavoro mi divora finché a Lucca fuori da un cliente un mattino ho sboccato giallo e viola la “BH” Yari e Lillo dan fuoco ai pannelli mentre io divento una leggenda per questi pischelli ma non mi fermo e detesto sti complimenti per ciò che ho passato sempre sul “chi va là / sull’attenti” coinvolgo gente continuo a suonare in giro non abbasso il tiro e non guardo mai l’erba del vicino inesperienza porta sbagli mi sento un cretino per come ho gestito dei rapporti con testa da ragazzino spesso quando corri non ti accorgi che arrechi dei torti non è una scusa e mi dispiace ho accusato i colpi a qualcuno ho dato una mano senza secondi fini nonostante tutto ancora qua e voi odiate Fantini la mia generazione perde colpi e c’ha i giorni contati non mollo chi pensi che abbia creato “C.A.R.A.T.I.” ? ma quella è un’altra storia avevo una visione diversa per certi aspetti comunque “vittoria” il rap in Italia nel frattempo cambiava e non me n’è mai fregato un cazzo di cosa sta cazzo andava ho fatto le mie scelte e ho pagato fino al punto da passare per il cazzo di sfigato son stato male e sono stato in qualche crew grato a vita a Jack Bat e Kuno anche se non parliamo più a Mista e Shocca mi hanno messo sulla mappa sono ancora orgoglioso di esser stato in crew con Vacca forse non sono stato sempre un esempio ma Zonta Antonio Gccio e Teo san quello che porto dentro beati voi pezzi di merda che non vi sbagliate io vivo bene con i segni di ste coltellate 2016: 70.000 euro senza instagram o featuring o un cazzo di ritornello ancora adesso mi fischian le orecchie me ne fotto fra di rime ne ho ancora parecchie l’anno dopo ho rilanciato con più odio perché ho quello di Simone nel 96’ al Campidoglio e con Costa ho omaggiato Primo nella maniera più pura musica senza speculare con la cultura rimpiango qualche fratellanza finita malissimo altre son nate / Tommi mi tatua l”AY” nel frattempo io riprendo vecchi vizi la merce Milano donne ritorno nei precipizi intanto il rap ha di nuovo voltato pagina arrivano i soldi qualcuno baratta l’anima qualcuno si adatta con scaltrezza e visione mentre il business è in mano a una nuova generazione io faccio fatica a capire sta roba ce ne siamo innamorati senza social ne soldi ne moda da una zona dove l’aria non è buona forse è per quello che ho preso e reccato T.O.M.A. ma la fame non si frena freme scalpita altro rap Craig G Cassel “BENGALA” Attila campo di rap sperpero soldi e pecco di arroganza sempre meno amici ma col rap non perdo la sostanza a un certo punto non so dove perdo l’obiettivo ma nonostante tutto suca perché ancora scrivo mi sento stanco un pò vecchio col piede nella fossa frustrato e un pò affrettato sbaglio qualche mossa ho un disco pronto ma sono senza energia mi affido a gente sbagliata e il progetto perde magia ho scritto “ho sbagliato” perché il rap mi ha spezzato il cuore ma non ritratto l’ambiente è composto da persone in corsa arriva il deal con sony Fede ci crede io c’ho i nervi sotto i piedi e la mia testa cede il giorno dell’uscita a Bogotà muore il mio vecchio non ci credo sembra un incubo vissuto ad occhio aperto 22 febbraio volo a Bogotà col primo aereo torno 2 giorni dopo sconvolto senza rimedio “Fine primo tempo” è appena uscito e sono a pezzi chiudono il mondo a chiave niente “euro” niente concerti mi dissanguano le tasse e strascichi di compromessi scazzi e avvocati e pago tutto con gli interessi mi indebito e vedo un futuro pitch black prima volta che in vent’anni penso a smettere col rap e a settembre prendo accordi con sony per il secondo e faccio uscire un tape bomba sorrido per un secondo fine 2020 un’altra tragedia in casa torno in Colombia con più buchi in testa che a Gaza mollo tutto in dieci giorni e torno nel mio continente qui la luce si spegne definitivamente tutto quello che è successo non ha precedenti dopo 8 mesi rivivo lucido avvenimenti 2 anni senza respirare a un passo da cedere fino a vedere scintille dalla cenere ho ancora palle e barre merda ardente l’ultimo Lord of Vetra torna a Milano da indipendente
11.
Non importa quanto giù stai a qualcuno fotte zero di uno skyline nervi e pancia detonano il boom bap questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa A volte devi semplicemente accettare qualche rima la riscrivi qualcuno lo lasci andare qualche attimo lo rivivi qualche altro è da cancellare raccolgo odio coltivato per anni è stato il mio pane scrivo semplice coi dubbi ma il dubbio non è “se devo” magari perdo dei punti al tabellone ma non levo la maglia fino alla flebo fino a che me la strappano dal petto e dal tetto penzola in cielo (seeh) cos’è il talento senza soul ? quello che gira ora sembra che il rap necessiti di Rita Ora tipo “dovrebbe attaccare quel rito ora” sperando che lo impariate urlandolo a squarcia gola cosa separa la crescita dal successo? lo stesso che separa la qualità dal progresso lo sforzo che impieghi ad essere meno te stesso è medesimo al processo per riuscire a guardarti allo specchio E’ tutto vero e domani sarà peggio dopodomani ancora “niente in dolce” fa lo stesso la mia parola qui dentro pesa da un pezzo e non c’è ancora uno stronzo in grado di darle un prezzo E’ tutto vero e domani sarà peggio dopodomani ancora “niente in dolce” fa lo stesso la mia parola qui dentro pesa da un pezzo e non c’è ancora uno stronzo in grado di darle un prezzo La maledizione dello scrittore gli abissi e l’introspezione la rivalsa dal dolore non c’è parto senza pancia e contrazione non c’è un quarto che io chiuda senza algebrica visione adempio a commissione Cronaca e letteratura una di queste identifica la mia cazzo di scrittura per natura non è che tutto ciò che non capisci è merda sveglia in sta penna ho 50 anni di faccenda un quarto di ascoltatori coi fantasmi della scena tre quarti intellettualmente appiattiti io provo pena non importa cosa ho detto l’ho detto con dignità e quel che ho fatto è facile che l’ho fatto anche nella tua città e musicalmente dal dopoguerra “prima repubblica” generazione più irrisolta del dramma di Ustica ma ora che il POP e poetica fanno “economia” io torno a forma e tecnica dicesi poesia. Non importa quanto giù stai a qualcuno fotte zero di uno skyline nervi e pancia detonano il boom bap questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa Non importa quanto giù stai / a qualcuno fotte zero di uno skyline nervi e pancia detonano il boom bap questa è la stessa merda che mi ha salvato vent’anni fa
12.
..ma non venire con me Non c’è più niente sa sapere o da vedere non venire con me ( ehi ) Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo Sotto un temporale senza ombrello Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo Sotto un temporale senza ombrello La “fede” senza lavoro non è niente solo un’idea una speranza travolta dalla marea oggi vi basta un’assonanza per ambire a una platea Io sognavo col filo spinato immerso in una trincea Respiro male uscendo da un’altra critical phase non mastichi inglese? non sono problemi miei i write a rhyme sometimes I won’t finish for days da Skyzoo a mighty Mos “it’s the Brooklyn way” Sono nato un giorno dopo del mio vecchio quest’anno ne avrebbe vissuti cento lo rivedo allo specchio Mentre sta pupilla torna ad essere quella di prima il ventre si aggroviglia sempre meno niente medicina Non sono un tipo da “good vibes” manco se mi impegno Più che “talento” io c’ho messo la costanza e impegno Il terzo quarterback in panca “rap Willie Beaman” Pronto a sboccarti in faccia rime scritte stamattina Squarci di luce da sta tomba tutto torna Mesi nell’ombra soffocato dell’onda A volte basta solo una cazzo di crepa Una fessura nel buio fa da “preghiera” Squarci di luce da sta tomba tutto torna Mesi nell’ombra soffocato dell’onda A volte basta solo una cazzo di crepa Una fessura nel buio fa da “preghiera” Avvicinati a sentire questo flusso indiscusso non so se è “buono o sbagliato” o “cattivo o giusto” A te la scelta il sorriso o la sfida Di mio garantisco solo la materia prima e me ne fotto Son sempre stato quel che “ok se deve uscire” ma allora uscirò col botto Di screw si ricordano i tape non lo sciroppo Navigo nell’artico non cerco scirocco Qualcosa tipo “iron Mike / messiah type” Per me Gheddafi è “Q.B.” rip Golden Chid Tu non sai di cosa parli Quindi mi chiedo cosa cazzo vuoi spiegarmi Tiro, palleggio, passaggio senza viaggi strani Sta barra significa “cresciuto coi fondamentali” Su sta cassa crepo sta cassa da morto e mi accingo a tirare fuori dal cassetto sto passaporto Non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo Sotto un temporale senza ombrello Avvicinati un pò ma non venire con me non c’è più niente da sapere o da vedere granché Il retrogusto è sempre quello “ridere piangendo” scalzo Sotto un temporale senza ombrello ( Ehi ) Squarci di luce da sta tomba tutto torna Mesi nell’ombra soffocato dell’onda A volte basta solo una cazzo di crepa Una fessura nel buio fa da “preghiera”
13.
Non dormo perchè se no torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) (Ehi) C’è qualcosa di speciale nel bruciare vivo Ma non credo sia poetico questo delirio Non c’è un motivo speciale se no nei archivio Se io ho amato amo per sempre Non è mai star un bivio Spero ci sia lì qualcuno ad ascoltarti Certo che trono non so quando faccio sempre tardi E tu che vivi di risposte al volo e i “si” degli altri Chi cazzo te lo fa fare di “Riabbssarti” D’accordo Quasi mi vergogno se mi espongo Davanti alla morale di chi non sa cos’è il “torto” Vorrei portarti fuori a cena e dirti “sono pronto” Ma non vedo un porto e vivo ancora quel giorno di Norton Ho il collo ancora bello avvolto da sto cappio Quel giusto per respirare Non troppo largo Ma abbastanza per sapere che non c’è magia In una strofa di merda colma di nostalgia torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) Non c’è niente di romantico nel ricordare Non c’è niente di pragmatico se lasci andare Questo disco c’ha il tuo odore negli ISRC Ma non c’è traccia di me nell’S.T. di sto film Sto per scrivere il mio “best of” del peggio Con la tua voce nel riecheggio e più lacera più festeggio ed è questo Il punto piu alto di sta primavera ogni promessa fatta è una statua di cera Io sto zitto su un trono di copertoni mentre guardo il tuo fantasma tornare coi taniconi Prendo a carico ogni lacrima, insulto e le incomprensioni mentre scendo “acceso” fino all’ultimo di sti gironi E per sbaglio una volta mi hai detto di aver visto oltre guardandomi sapendo in fondo quanto fossi forte Non mi resta che ballare con questo fantasma che abbracciandomi sussurra: “NON HAI FATTO ABBASTANZA” torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) torna Il tuo fantasma è un’anaconda Questa stanza è la mia tomba Sento buttare giù la porta (è in ronda) Mentre al largo brucio vivo Sotto la colera di odino ti scrivo Attraversando l’atlantico brucio vivo Piango rido amo uccido
14.
Nella musica io ho scelto “la lunga lotta” quella che col tempo uccide e spezza le ginocchia in amore ho imparato che l’amore non basta e anche quello come sopra a volte ti ammazza e quanti amici non ti capiranno quanti ti deludono quanti poi se ne vanno già siamo diventati grandi di pari passo a volte più grossi gli sbagli Io non mi scordo e non lo farò mai si So che siamo un pò più vecchi ormai Mi chiedi Come sto ma già lo sai Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai Io non mi scordo e non lo farò mai si So che siamo un pò più vecchi ormai Mi chiedi Come sto ma già lo sai Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai Guardavi in cielo e mi hai scritto perchè sai che quando anch’io ti penso supero il muro di sto soffitto Si che palle le decisioni io me le porto appreso nel mio inferno attraverso i gironi Io quel 26 dicembre già avevo capito Che per nessuna donna sarò mai un buon partito E anche questa sera mi addormenterò da solo Perchè so che con gli anni io non miglioro Manco guardo la felicità degli altri quasi me ne vergogno e quasi s’è fatto tardi E tu hai ragione sorella stiamo invecchiando figli di abitudini che ci stanno mangiando Certa merda non la chiudi con un “passerà” quando ancora dopo umano e mezzo qualcosa non va E adesso sono qui con la mia schiena a puttane E un piatto caldo di ricordi che leva la fame (Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai Non chiedermi come sto perchè già lo sai Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai una cosa è far le cose per se stessi Una cosa è da se stessi per gli altri Volete tutti far carriera Convinti di avere una marcia in più degli altri Ma tu cos’hai fatto, fra, per questa merda a parte coltivare il tuo metro quadrato d’erba che poi hai pure fumato io a diciottanni in mezzo a una strada e (con) la terza media sai che ho fatto frate ? Ho lavorato Più che fare il disagiato o il criminale se devi riempire il frigo non hai il tempo di pigliarti male Sputo ancora con la fame di chi ruba per mangiare Servono esempi e non sbruffoni da imitare Ricordatevi le mie parole sarete dimenticati Rimpiazzati da altri nomi facce e risultati Io resto qui con la mia testa a puttane L’eternità mentre sei in vita ha un duro prezzo da pagare (Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai Non chiedermi come sto perchè già lo sai Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai (Ehi) io non mi scordo e non lo farò mai Siamo più vecchi a volte a pezzi e sulle spalle i guai Non chiedermi come sto perchè già lo sai Se mi conosci almeno un pò scommetto che lo sai Nella musica io ho scelto “la lunga lotta” quella che col tempo uccide e spezza le ginocchia in amore ho imparato che l’amore non basta e anche quello come sopra a volte ti ammazza e quanti amici non ti capiranno quanti ti deludono quanti poi se ne vanno già siamo diventati grandi di pari passo a volte più grossi gli sbagli
15.
Torno Col passo un pò più lento e l’occhio stanco Torno Autoreferenziale appeso da sto cappio Torno E non riconosco più che mi sta accanto Torno sgozzando il cigno un’attimo prima del canto Torno Fratello ingrato nipote fallito Torno Figlio illegittimo amato e tradito Torno Con mille scuse per giustificarmi Con la mia vita sopra un foglio e ripianti aberranti Torno Sempre in ritardo e a volte codardo Torno che mi rigioco tutto nel lancio di un dardo Odiato e amato da ste donne egoista bastardo Io sporco dentro Caino e bugiardo Torno Senza essermi goduto quel che ho ricevuto Torno da becero orgoglioso anche se chiedo aiuto Torno e faccio come se niente fosse il giorno dopo E aggiungo una crepa su quella foto a ogni trasloco Torno E ancora non vi ascolto e c’ho sempre ragione Torno E ancora non mi fido di queste persone Torno Senza dimenticare con l’odio malsano Torno a starvi sul cazzo se dico “Milano” Torno Senza dovervi chiedere un permesso Io che sono quel che ho scritto dal mio demo a adesso Torno Dopo aver buttato gli anni migliori Appresso sogni infranti e finte convinzioni Io che ho fatto troppa strada per dire “mo basta” e mi rassegno a tirar dritto finché sta merda mi ammazza Torno Con parte della scena sulle spalle e i morsi C’è chi non lo ammette ma alla fine sono cazzi vostri Torno Con la fortuna di esser quel che sono oggi Io che mi guardo indietro e non raccolgo i cocci Torno Anche se non ce la faccio più Dopo una vita a piangermi addosso già Come fai tu Torno
16.
La differenza la fa chi ci crede La conoscenza sta in quanta sete hai Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare E io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare (Ehi) Non so parlare a una generazione Sto solo cercando di uscirne intero Tutti cercano risposte dentro una canzone Io scrivo e metto in discussione Nico per intero Pie sei di nobili principi Pie ti vogliono alla ghigliottina Rivoluzionari “Gucci”e “Maharishi” Logo invista in diretta televisiva Vent’anni fa senza braccioli o manuali Mi hanno buttato in sta vasca di squali Per anni ho pianto ogni cazzo di sera Nutrendomi di inchiostro e rancore per cena Dalla fabbrica dei “numero zero” dalla provincia con più fumo di “Zeno” di Svevo dall’acqua alla gola e dubbi scomodi al brevetto di istruttore nuotando in ste sabbie mobili (Shorty) La differenza la fa chi ci crede La conoscenza sta in quanta sete hai Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare Fatte dovute vasche all’ombra di un chiaro luna prima prova triathlon al triangolo delle bermuda Senza una faccia che ti rassicura Non senti più le gambe abbracci la paura È li che ho eretto la schiena Chi ci è stato non millanta una “vita vera” Cerca solo di uscirne in silenzio Come priorità bollette non la felpa Kenzo Questa è per chi è nel giusto Per chi sorride a denti stretti per chi è distrutto Per chi senza papille paga caro il gusto Per chi sfida la corrente che si fotta il flusso Non ho la verità ma un suono atomico il mio non è un quaderno ma un vangelo apocrifo lento e di piombo come mandrie di elefanti boccheggiando fra i miei bassi e i miei alti (Shorty) La differenza la fa chi ci crede La conoscenza sta in quanta sete hai Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare Ed io che vivo bene anche nel male Bevo tutto invece di annegare Mentre qui nessuno ti insegna a nuotare Io sono tutt’uno con il mare
17.
Some years ago a friend of mine asked me to say some mc rhymes so I said this rhyme I’m about to say, the shit was def and it went this way prrrow, l’attacco del cresco nei messaggeri, il bronx in fiamme, le puma, we rock steady Quante gente nell’industria e nel gioco è così shady Fotte un cazzo Bernacchi, cause we always ready Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Sono nato nell’anno del 909 Russel firmava con Columbia la distribuzione A casa mia nella giungla sembrava call of duty, i cowboy a Miami trivellavano di buchi Crack nelle pipe da Compton a Manhattan oro massiccio al collo dello spaccia nuovo di pacca Non devo rifare quello che ho fatto unica cosa che non fanno i numeri è allungarti il cazzo Scemo non parlarmi di carriera, mi sembri un ebreo, che aspetta i regali il 24 sera Cmon son ti vedo pallido non sei krondon, sta merda è yellow man tu al massimo rifai “thong song” Il tuo rapper preferito è un fuckin liar il mio tratto fino incide sotto pelle nuovo “mike giant” Cos’è sta roba? E’ il top italiano, colonne portanti gemelle doppio Traiano prrrow, l’attacco del cresco nei messaggeri, il bronx in fiamme, le puma, we rock steady Quante gente nell’industria e nel gioco è così shady Fotte un cazzo Bernacchi, cause we always ready Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Questa merda ha più rabbia di de la Rocha, non importa chi è tuo padre se il talento si dissocia Ma in quanti sono davvero teste di serie vedo teste di cazzo l’uomo si vede se fra le macerie Non mi serve una laurea ma dammi carta e penna che dispongo ste barre in sezione aurea E’ il tuo giorno complimenti è il “babbo day” non riutilizzi questa stoffa non sei Daniel Day Puoi ribrandizzare com Hugo Boss ma il suono non è “Wallabies” frate rappi “Crocks” Roc ed io esattamente quella cosa, Royce & Primo oppure Alchemist e Killa che matcha col rosa Quale “GOAT” sei una pecora e ti credi capra, che poi in Italiano si traduce “Capra” Il nostro MJ niente a che vedere con Chicago tu manco da Potter hai mai visto un “Draco” Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s Dove sono gli mc’s
18.
Che anno che anno che anni che anno che anno Un’altro disco un’altro prop un’altro fischio uno mi da del fallito l’altro ringrazia che esisto Un’altra Via Crucis sudore sangue e saliva in cui non conta il rap ma sta cazzo di narrativa Il rap, si, che due coglioni di cui ve ne fottete se non è di due buffoni o di due gatti nuovi Ancora lui “non cambio” poi “cambio” che palle, mi spiace sono ancora la quota dei fottuti highlander Scemo sono il deda del ’98, sono Luigi “dal basso” e “a volte ritorno” sono il guercio quando narrava il ’78 del piombo sono primo col veleno in progressione tu c’hai il fiato corto dai, dei miei polmoni parliamone ancora è da 15 anni che le recco in una botta sola, il futuro è adesso, dove se non fai il botto sei una merda che è manco degna di un cesso Oh si, ma torniamo alla narrativa che senza di quella il disco non arriva, mmm, da dove cominciare Ho fatto il figo con il disco in major e mi è andata male, esce una settimana prima dell’apocalisse tutto annullato e io a casa con ste fisse, poi quel nano di merda vuole i diritti e rifare il contratto per i ppd ma impiccati, poi l’altra merda mi manda l’avvocato, io ho perso sonno più di un ricercato poi un fratello ha pensato che l’ho sfruttato, t’avrei dato un milione se in grado fossi stato Mai mischiare l’amore con il lavoro perchè poi lo porti a casa e sei lo stronzo tu non loro Zia non vedi che non riesco manco a parlare? forse ti è sfuggito un particolare E invece no, sai cosa mi hai insegnato? C’è chi può e c’è chi no, che io sono un ingrato egoista e che io no che c’è chi non vuol essere aiutato e si merita ogni suo flop Poi la depressione nel zero ventuno pure quel piccolo incidente gli ospedali e le scottature sai è divertente stare qua senza una lira senza manco i soldi per il viaggio di ritorno in stiva Adesso ho debiti con te lo stato banca e la commercialista ma ho sempre la salute sarà una svista Ma non devo allo spacciatore perchè qui la coca non costa una minchia e dò fuoco a un altro roccione e Sony è l’unica che in questo non ha mezza colpa perchè è un’altro campionato e io non sono Drogba ma sono Cassano quindi vaffanculo e nel gioco non c’è un Matarrese che qui mi attacca al muro e se hai goduto sentendo le mie disgrazie sappi che ho perso tutto non scomodarti col grazie però succhiami il cazzo, va bene come fashion statement? Torno a imbustare le barre in un basement non c’entro un cazzo con voi quasi star e pischelli il mio nome è su con Rizzo Eleuteri Fiorito e Vigorelli rapper cantautore me la sciacqui con l’innovazione è per Pitagora che conti ascolti della tua canzone Ehi la promo per sto disco me la faccio io dai facciamo che me lo carico io Gli sbatti me li faccio io Avvisa il marketing che il claim che ho ideato è porcodio C’è sempre qualcuno che è amico di qualcuno che lavora con qualcuno che è nel disco qualcuno che è il cugino di qualcuno che ha fatto un favore a qualcuno che è il manager di qualcuno qualcuno che è amico di qualcuno che lavora con qualcuno che è nel disco qualcuno che è il cugino di qualcuno che ha fatto un favore a qualcuno che è il manager di qualcuno
19.
Questa roba seppellisce tipo cavalera Quando raido è tipo Claudio sulla Brera nera Tu stai dietro tipo gladio ma non sei Cossiga Sei più un rapper fidanzato che parla di figa La mia roba è basilare ma non è per tutti Scemo non mi si butta giu al massimo vinci ai punti Manco il micro della chicco per sti parolieri Ancora senza toner siete copie di copie zeri Qui è da una vita che c’è la censura Per me il rap a colazione è sempre carne cruda Se non sei capace per me sei tempura Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura Arriva tu a sti 20 dischi Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi Non con I playback o il plug per I vestiti Ci ha cresciuti una generazione di intesiti Suono sta roba forte come il violino Luciano Punti ad arrichirmi almeno all’85% di Uranio Non fotteresti manco se fossi Khalifa Tu il blunt sul palco faccio Snoop frate tu fai Khalifa Non sono più un radicale ma non so che hai pensato Resto un mc e se è il caso torno a fare il califfato Alhamdoulillah questo suono è privo di impurità Cresciuto ascoltando Arabi ’90 Marsiglia / Panàme Qui è da una vita che c’è la censura Per me il rap a colazione è sempre carne cruda Se non sei capace per me sei tempura Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura Arriva tu a sti 20 dischi Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi Non con I playback o il plug per I vestiti Ci ha cresciuti una generazione di intesiti Il mio prodotto è Huewey Newton fra con Marcus Garvey Tu sei andato alla sisal per stare nei quarti Io con sta gente non centro una minchia Non è che meriti sto cazzo perchè sei in provincia Ora sembra che tutti scrivono col dono del signore A sembra piuttosto che vi abbia toccato il monsignore Siete novello duemila non il ventiquattrore E in ogni caso il sottoscritto è il vostro redattore Posso stare sulla 90 Sopra una tesla Posso perdere tutto andarmene e andar via di testa Posso pisciare su ogni disco che ho fatto e soffrire Ma voi con me state a 90 se parliamo in rime sulla 90 Sopra una tesla Posso perdere tutto andarmene e andar via di testa Posso pisciare su ogni disco che ho fatto e soffrire Ma voi con me state a 90 se parliamo in rime Qui è da una vita che c’è la censura Per me il rap a colazione è sempre carne cruda Se non sei capace per me sei tempura Io sono il matto del villaggio e urlo da una fessura Arriva tu a sti 20 dischi Ho cominciato coi calci in bocca e coi fischi Non con I playback o il plug per I vestiti Ci ha cresciuti una generazione di intesiti
20.
Una vita no basta Non ti senti mai pronto Il dolore ti cambia Pensi di essere pronto Vorrei che arrivasse qualcuno Con buone notizie dal futuro A dirmi “tranquillo era nei piani, perdere ancora e scendere altri 6 piani” Vorrei che ne sia valsa la pena Che mi aspettassi in aeroporto domani sera Vorrei dormire una notte senza visitatori Senza ste gocce che mi mandano fuori Vorrei dirti che abbiamo ancora del tempo Per ricucire ogni squarcio che abbiamo dentro Vorrei dirti che è stato l’ultimo brutto sogno Come stavo quando avevi bisogno Come stavi quell’ultima settimana Forse eri troppo disillusa dalla trama Troppo impegnata rassegnata Da questa partita truccata Non so come potrebbe andare non ho idea Non so come sarebbe stato non ho idea So come cazzo sono stato in apnea Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea Non so come potrebbe andare non ho idea Non so come sarebbe stato non ho idea So come cazzo sono stato in apnea Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea Ci siamo uccisi tentando di capirci Ma non servono parole per dirti Che non ha vinto nessuno A sfamare l’orgoglio è il cuore a digiuno Tu vuoi risposte che non ho e che non avrò mai E c’è un problema se ancora chi sono non lo sai Non ha vinto nessuno a parte l’amarezza C’è solo chi capitalizza meglio l’esperienza Non so come potrebbe andare non ho idea Non so come sarebbe stato non ho idea So come cazzo sono stato in apnea Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea Non so come potrebbe andare non ho idea Non so come sarebbe stato non ho idea So come cazzo sono stato in apnea Tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea ma una vita non basta il dolore ti cambia non sei mai pronto per il fondo Pensi solo a sopravvivere in apnea tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea qui una vita non basta il dolore ti cambia non sei mai pronto per il fondo Pensi solo a sopravvivere in apnea tu vuoi risposte che non ho sotto sta marea Qui una vita non basta Non ti senti mai pronto Il dolore ti cambia Pensi di essere pronto Una vita non basta Per capire più a fondo Quanto va nel profondo Pensi Di essere pronto

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released February 11, 2022

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Egreen Milan, Italy

Nicolas Fantini, Egreen.

Bogotà il 29 giugno 1984.

20 anni di rap

19 progetti musicali all'attivo fra dischi ufficiali, ep, mixtape.

Febbraio 2022, Egreen torna con "Incubi", accompagnati da una strumentale di Fid Mella.
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